I prezzi dei canoni di locazione in Italia sono aumentati del 3,8% a maggio attestandosi a 13 euro/m2, secondo l’ultimo report dei prezzi degli affitti pubblicato da idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia. Gli affitti continuano quindi la loro traiettoria al rialzo accumulando un incremento medio dell’11,8% negli ultimi 12 mesi.
REGIONI – Le uniche regioni in calo nell’ultimo mese sono Friuli-Venezia-Giulia (-1,7%), Basilicata (-0,9%) e Umbria (-0,2%). Andamenti positivi per tutte le altre con i maggiori aumenti nelle Marche (8,9%), Emilia-Romagna (7,5%) e Calabria (6,8%). Rialzi superiori alla media nazionale del 3,8% anche per Toscana (5,4%), Liguria (5,1%) Piemonte (4,1%). Gli aumenti in altre 11 regioni sono compresi tra il 3,6% del Lazio e lo 0,1% della Puglia. Per quanto riguarda i prezzi, la Valle d’Aosta è la regione più cara con i suoi 18,3 euro/m2 seguita da Toscana (17,7 euro/m2) e Lombardia (17 euro/m2). Prezzi di richiesta superiori alla media italiana di 13 euro mensili anche in Emilia-Romagna (16,6 euro/m2), Trentino-Alto Adige (14,3 euro/m2) e Lazio (13,3 euro/m2). Nelle altre regioni prezzi che vanno dagli 12,2 euro della Liguria a scendere sino ai 6,2 euro mensili del Molise, la regione più economica per gli affittuari italiani.
PROVINCE – I mercati provinciali continuano a segnare aumenti piuttosto diffusi nel 72% delle province italiane monitorate (sono 104 questo mese), con fluttuazioni a due cifre in otto macroaree, dal 30,7% di Rimini al 10% di Vibo Valentia. I mercati provinciali intorno ai maggiori centri urbani italiani segnano quasi tutti delle variazioni positive dal 3,9% di Torino, passando per il 2,5% di Roma, fino all’ 1,4% di Napoli e lo 0,8% di Milano. I maggiori cali, invece, sono localizzati a Matera (-4,9%), Cremona (-4,3%) e Siena (-3%). Lucca (30,5 euro/m2) si conferma la provincia italiana più cara per gli affittuari, seguita da Belluno (27,5 euro/m2) e Ravenna (27,1 euro/m2).
Le richieste medie dei proprietari superano 20 euro (al m2) anche a Grosseto (26,4 euro/m2), Rimini (25,1. euro/m2) e Milano (20,7% euro/m2). In 84 aree provinciali i valori restano inferiori alla media nazionale, compresi tra gli 12,5 euro mensili di Imperia e il 4,7 di Enna, la provincia con i canoni di locazione più economici in Italia. CAPOLUOGHI – Il trend di crescita dei prezzi al metro quadro si è confermato nella maggioranza dei capoluoghi italiani (53 su 87 monitorati), con prezzi di richiesta invariati a Reggio Calabria, Pavia, Novara e Chieti.
I maggiori indici di rialzo rispetto ad aprile si sono registrati ad Alessandria (8,6%) e Salerno (8,2%). Variazioni sopra la media del periodo in altri undici centri, compresi tra il 7,8% di Massa e il 3,9% di Piacenza.
I principali mercati vedono Torino (4,5%) in forte aumento, mentre Roma (0,9%), Milano (0,4%) e Napoli (0,1%) segnano crescite più contenute. All’opposto, i maggiori ribassi del mese riguardano Campobasso (-9,8%), Matera (-6,4%), Udine (-5,8%), Lecce (-5,7%) e Siena (-5%). Milano (22,1 euro/m2) si conferma la città con i canoni d’AFFITTO più alti d’Italia, ai massimi da quando l’indicatore di idealista è stato creato (2012). La seguono Firenze (18,6 euro/m2), Bologna (18,5 euro/m2) e Venezia (17,4 euro/m2).
Di contro, le città più economiche per gli affittuari italiani risultano essere Caltanissetta (4,7 euro/m2), Reggio Calabria (5 euro/m2) e Cosenza (5,4 euro/m2).