Viva soddisfazione da parte dell’Ispedd, Istituto per i disturbi pervasivi dello sviluppo e autismo, per la decisione assunta dall’Asp di Caltanissetta di implementare i servizi offerti alle persone con autismo, a partire dai 6 anni, che attualmente frequentano I Centri dedicati nella provincia nissena e che a causa del completamento del percorso di studi per alcuni/e o semplicemente per l’inizio delle vacanze estive per altri/e necessitano dell’offerta di ulteriori attività, che li sottraggano al pericolo di una destrutturazione delle loro giornate e alla comparsa di stereotipie e comportamenti non adeguati dovuti alla mancanza di stimoli ambientali, in grado di suscitare interesse e curiosità.
Il progetto pilota, di cui è stato pubblicato l’avviso di manifestazione di interesse lo scorso 14 giugno e con scadenza prevista per giovedì 22 giugno, prevede percorsi per lo sviluppo dell’autonomia e dell’inclusione sociale, per il momento della durata di 3 mesi, per le Aree Nord e Sud del Dipartimento di salute mentale dell’Asp di Caltanissetta.
Le cooperative che potranno partecipare all’avviso pubblico sono quelle iscritte all’albo, istituito lo scorso 5 giugno con la delibera n.1271, dei soggetti qualificati alla co-gestione di servizi, percorsi, interventi socio-sanitari per la realizzazione di progetti terapeutici individualizzati, sostenuti dal budget di salute.
La realizzazione del progetto avverrà attraverso l’erogazione di vaucher da attribuire alle famiglie in base a specifici bisogni ed esigenze e spendibili, secondo il criterio della libera scelta, in una delle cooperative partecipanti al bando e in possesso dei requisiti richiesti.
“Ringraziamo l’Asp nissena – dice Maria Grazia Pignatato, Presidente dell’Ispedd – nelle figure del Commissario straordinario, Alessandro Caltagirone, del direttore sanitario, Luciano Fiorella, e della psicologa responsabile dei Centri dedicati, Daniela Fascina, non solo per l’interesse, l’impegno e la disponibilità mostrate nell’ascoltare i bisogni delle famiglie, ma anche per la tempestività con cui si è proceduto a mettere in atto quanto stabilito”.
“E’ un’ulteriore opportunità – continua la Pignataro – offerta ai nostri figli e figlie, secondo quanto prescritto dalle leggi regionali e dai decreti attuativi che si sono susseguiti a partire dal 2007 e riguardanti le persone affette da disturbi dello spettro autistico, il cui numero è in netta e allarmante crescita e che necessitano non solo di nuove strutture ( siamo in attesa della pubblicazione dei bandi per nuovi Centri dedicati) e interventi anche domiciliari, ma anche delle opportunità di avere una qualità di vita accettabile, che li impegni in attività varie e diversificate come: pet therapy, attività sportive (piscina, atletica, etc.), ippoterapia, danceability, musicoterapia, terapia occupazionale all’interno di laboratori specifici o aziende agricole, momenti di aggregazione e convivialità in ristoranti, pizzeria, in cui ritrovarsi insieme con persone normodotate e riacquistare la legittima visibilità”.