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Caltanissetta. Gli studenti: “La città muore per colpa dei vecchi baluardi che non cedono la guardia”

Redazione 2

Caltanissetta. Gli studenti: “La città muore per colpa dei vecchi baluardi che non cedono la guardia”

Gio, 08/06/2023 - 19:15

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I ragazzi della Consulta provinciale degli studenti di Caltanissetta chiedono spazio all’interno della vita cittadina.

Lo annunciano non come un’invito pensato per occupare un posto da osservatori e vedere ciò che succede nella “stanza dei bottoni” ma come grido d’allarme di un tempo che ormai è agli sgoccioli. Lo fanno per non essere costretti a lasciare la propria città e la loro terra.

“Abbiamo il diritto di decidere per la città che, fra qualche anno, sarà nostra” avvisano.

Ieri 7 giugno 2023, si è mosso il primo passo verso la presa di consapevolezza della comunità studentesca.

Grazie all’evento organizzato dalla Consulta provinciale degli studenti di Caltanissetta “Giornata dell’arte e della creatività ”, con la fattiva collaborazione della presidentessa della commissione “arte e cultura” Ines Lo Bianco e del suo presidente Aureliano Cereda, i ragazzi sono potuti scendere in piazza a dimostrare che, “se questa città è morta, è colpa dei vecchi baluardi che non vogliono lasciare spazio alla nuova guardia.

Se non c’è movida, se non c’è movimento, non è per colpa dei ragazzi che sono troppo attaccati ai computer, è colpa di chi non crede nella loro visione della città – proseguono -. In questo vogliamo ringraziare l’amministrazione comunale che ha partecipato attivamente alla realizzazione della giornata senza mai imporre direttive ai giovani, dando così la possibilità di creare un evento fatto in primis, da ragazzi e per ragazzi.

La città va vissuta e la cittadinanza sentita, ed è questo l’obiettivo che si propone la consulta studentesca: sensibilizzare i ragazzi alla cittadinanza attiva; e con cittadinanza attiva non si intende aderire a qualche ideologia politica e parlare al bar con gli amici di quanto una decisione sia giusta o meno, ma interessarsi al presente della città.

I giovani che si prodigano sono veramente pochi, e questo dispiace.

A causa di una mentalità condivisa che tende ad additare chi si espone pubblicamente, molti per paura preferiscono rimanere nell’ombra.

Vogliamo invitare tutti i ragazzi che sono stanchi di vivere una città MORTA, dove l’invidia e l’incuranza regnano sovrane: aiutate noi ragazzi della consulta, sia dall’interno che dall’esterno, a cambiare le cose”.

Foto: Ettore Garozzo

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