A Caltanissetta ormai tutti conoscono il grande cuore del panificatore Fedele Termine e la rete di solidarietà degli “angeli della notte” che si è creata attorno alla “panchina della solidarietà”. Oggi la generosità di chi aiuta in modo altruistico le categorie più fragili verrà raccontata nuovamente al TG1 delle ore 13:30.
L’iniziativa è iniziata diversi anni fa con una panchina collocata fuori dall’attività commerciale di via Fra Giarratana e nella quale Fedele lasciava, ben impacchettato, ciò che era rimasto invenduto nella giornata consentendo a chiunque avesse bisogno poteva attingere rimanendo nell’anonimato.
Un modo per consentire a chi aveva fame, figli da nutrire e nulla da mettere a tavola di poter avere un po’ di cibo.
Lentamente questa sua iniziativa ha continuato a crescere e a lui si sono unite tante altre persone che, attraverso il panificatore, hanno iniziato a donare a chi aveva bisogno.
La “seduta” nera dove viene lasciato il cibo è stata ridipinta con i colori dell’arcobaleno per simboleggiare un legame di gioia e di altruismo tra le persone e incoraggiare, con i colori brillanti, chi va a ricevere aiuto. Le leggende, del resto, raccontano che alla fine di un arcobaleno ci sia una “piccola fortuna nascosta” e, avere accanto persone pronte ad aiutare chi ha bisogno con altruismo, può essere considerata una di queste.
La panchina della solidarietà è ormai diventata una missione da compiere e non è mai rimasta vuota, nemmeno in condizioni meteorologiche avverse, nemmeno durante la pandemia Covid.
Sono stati preparati dei pacchetti e chi arrivava poteva prendere il proprio senza contaminare quello degli altri e a supporto è arrivata anche la Croce Rossa per consegnare a domicilio, ogni sera, il cibo e quanto donato da tanti altri che, come Fedele, avevano scelto di tendere la mano ai propri concittadini bisognosi.
Il panificatore continua la sua attività di beneficienza non soltanto con la panchina ma con altri progetti al servizio dei più fragili di cui, presto, promette di raccontare di più.
La scelta di donare pane a chi ha bisogno è una missione che il panificatore mette in atto da molti anni ma è arrivata alla ribalta quando ha scelto di darne visibilità anche attraverso i social network. Questa sua scelta spesso viene fraintesa e interpretata come egocentrismo ma lui continua imperterrito per la sua strada: “Lo faccio perché so che è la cosa giusta fa fare. So che la beneficienza si fa in silenzio e non pubblicizzandola sui social. Ma ho capito che questo canale di comunicazione mi permette di arrivare con maggiore velocità a chi ha bisogno e non sa che, in quella panchina, grazie anche a tanti benefattori che vogliono restare nell’anonimato, può trovare ciò di cui ha bisogno e a volte non si tratta soltanto di cibo ma beni di prima necessità”.
L’intervista completa a Fedele Termine sarà trasmessa nuovamente oggi, alle 13.30, al TG1.