“Il governo regionale dimostra di non avere alcun interesse per i temi della sicurezza e del rispetto delle regole nell’ambiente di lavoro. Nonostante la carenza di personale che limita a 63 il numero degli ispettori del lavoro in forza alla Regione siciliana per oltre 479000 imprese, a mesi di distanza dalla firma non è stato dato seguito al protocollo d’intesa, siglato ad agosto 2022, con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), per l’utilizzo del personale dipendente dell’INL”. Lo dice il capogruppo Pd all’Ars Michel Catanzaro che sull’argomento ha presentato un’interrogazione.
“La piena funzionalità degli Ispettorati territoriali del lavoro è indispensabile ai fini della vigilanza in materia di lavoro e di previdenza, del rispetto della legislazione sociale e delle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Tanto più – aggiunge Catanzaro – che nei primi dieci mesi del 2022 le denunce di infortunio hanno avuto un aumento del 47%. La Sicilia si colloca in “zona arancione” fra le regioni italiane per numero di infortuni mortali e secondo dati aggiornati a 2020 dei 3,2 milioni di occupati irregolari in Italia, 283.000 si trovano in Sicilia soprattutto nel settore agricolo.
Durante la scorsa legislatura per ovviare alla carenza di personale regionale da impiegare nell’ambito dei controlli alle imprese, – conclude – è stato sottoscritto un protocollo con l’ispettorato nazionale per l’utilizzo di personale che nonostante le promesse del nuovo assessore non è mai stato attivato. E’ indispensabile che il governo chiarisca se vuole dare seguito all’accordo o se ha in programma nuove selezioni di personale senza perdere tempo prezioso nell’ambito della sicurezza sul lavoro”.