Save The Children, 100 milioni di bambini spinti verso povertà

“I governi di tutti il mondo devono dare maggiore priorità alla salute, all’istruzione e alla protezione delle bambine e dei bambini. La dichiarazione di fine pandemia da Covid 19 non cambia il fatto che, secondo le stime, 100 milioni di BAMBINI in più sono stati spinti verso la povertà e 1,5 miliardi di minori ha visto interrotta la propria istruzione”. Questo l’allarme lanciato da Save the Children. Zaeem Haq, direttore medico globale di Save the Children, ha dichiarato che l’annuncio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di non considerare più il Covid-19 un’emergenza sanitaria di portata internazionale è una “pietra miliare”, ma non elimina le sfide più grandi che devono affrontare milioni di BAMBINI in tutto il mondo. “La pandemia da Covid-19 e le conseguenti chiusure, il rallentamento dell’economia globale e l’interruzione dei servizi – afferma – hanno provocato una crisi senza precedenti per le bambine e i bambini, mettendo a rischio la loro salute fisica e mentale, l’istruzione, la protezione e il benessere economico. Tutto questo, unito agli effetti dei conflitti e della crisi climatica, ha esacerbato le disuguaglianze esistenti e ha colpito più duramente i BAMBINI più emarginati. Si stima che altri 100 milioni di BAMBINI siano stati spinti verso la povertà e che il rischio di malnutrizione sia aumentato in tutto il mondo. Quando le scuole sono state chiuse, oltre 1,5 miliardi di BAMBINI hanno subito un’interruzione dell’istruzione e un aumento della violenza. Si stima che 10,5 milioni di bambini abbiano perso un genitore o una persona che si prendeva cura di loro a causa della Covid-19, e la pandemia ha generato una crisi globale della salute mentale, con l’83% dei bambini che ha riportato, come conseguenza, un aumento di sentimenti negativi”.

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