CALTANISSETTA. Riceviamo e pubblichiamo nota di Peppe Di Cristina componente della Direzione nazionale del Pd a proposito della questione legata alla situazione della sanità a Gela e nel Sud della Provincia di Caltanissetta.
“Assistiamo inermi alla diatriba sul policlinico tra Enna e Caltanissetta, tra l’altro in un derby tra due deputati di maggioranza che si smentiscono a vicenda e che sembrano giocare a chi è più forte.
Nel frattempo nel silenzio assordante la Sanità a Gela e poi in generale nel sud della provincia di Caltanissetta vive una situazione drammatica, rilanciamo i dati di un interrogazione presentata All’ARS e a al Parlamento della Repubblica dal Partito Democratico in cui abbiamo evidenziatolo stato fatiscente dell’ospedale Vittorio Emanuele di l’ospedale “Vittorio Emanuele ha un problema del personale, con numeri assolutamente ridotti, fino al costante depotenziamento dei reparti.
Il pronto soccorso risulta privo di adeguata copertura, sono solo 7 i medici, uno per turno più l’astanteria; la Neurologia è chiusa e non va meglio per la rete stroke. L’Utin reparto completato da anni con acquisto di apparecchiatura elettromedicali non ha mai preso il via; nefrologia non è operativa da anni se non per il solo servizio dialisi, chiuso anche il centro trasfusionale per assenza di medici con a rischio le donazioni di sangue.
Gastroenterologia ha un solo medico e le liste d’attesa sono sempre più lunghe, nelle gravi urgenze gastroenterologiche come le emorragie gastriche nelle ore pomeridiane e notturne si è costretti a recarsi a Caltanissetta in ambulanza distante 80 KM mettendo in pericolo la vita del paziente; assenza da quasi due anni del primario di chirurgia Generale, il vecchio primario si è dimesso perché non operava, non ci sono anestesisti a sufficienza; anche il 118 è sguarnito e l’ambulanza medicalizzata interviene troppo spesso senza medico a bordo.
Nel reparto urologia mancano gli urologi il pomeriggio e la notte si devono trasferire i pazienti presso l’urologia del Sant’Elia anche per una semplice consulenza; continua l’assenza di emodinamica nel P.O. di Gela con trasferimenti dei pazienti in urgenza per infarto presso il Sant’Elia.
Infine, il reparto di psichiatria è chiuso dal 2020; in Sicilia la situazione sanitaria è preoccupante le strutture attive sono poche e spesso inadeguate, il personale medico è insufficiente e le problematiche non vengono risolte da anni rendendo la situazione drammatica oltre che il diritto alla salute palesemente violato”.
Peppe Di Cristina, Direzione nazionale PD