Nel 2022 sono stati 430 i casi di adescamento online. Nei primi tre mesi del 2023, sono 56 i minori di età inferiore ai 13 anni adescati in rete, mentre sono 34 le vittime adolescenti (14- 16 anni).
Poco più che bambini, vengono agganciati da adulti pedofili su socialnetwork, su app di videogiochi, sulla messaggistica istantanea per parlare di sesso, per proporre scambi di immagini intime, per avvicinare, fino ad un incontro, le piccole vittime. Lo si legge in ‘Dentro i numeri: la lotta alla pedofilia online’ nel dossier della polizia postale in occasione della Giornata Nazionale contro la Pedofilia e la Pedopornografia che ricorre domani 5 maggio.
“L’adescamento – si legge in una nota – si riconferma come un fenomeno preoccupante che investe fasce di età sempre più precoci, nei luoghi della massima sicurezza percepita, come le chat con i compagni di scuola e le piattaforme di gaming. Sono le vittime più fragili e fiduciose verso gli altri, anche quando sconosciuti, e sono quelli che hanno il rapporto più spontaneo e naturale con le nuove tecnologie”.