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Papa Francesco: “Ribrezzo per chi compie abusi ma condanna sia atto carità. Va condannato ma come un fratello”

Redazione

Papa Francesco: “Ribrezzo per chi compie abusi ma condanna sia atto carità. Va condannato ma come un fratello”

Mar, 09/05/2023 - 16:04

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Senza mai coprire nulla, come si fa ad amare, come chiede il Vangelo, anche un ‘nemico’ quale è chi commette un abuso? La difficile domanda è stata posta a Papa Francesco nel corso del suo incontro con un gruppo di gesuiti a Budapest, durante il suo ultimo viaggio internazionale in Ungheria. Parole che sono state rese note oggi dalla rivista dei gesuiti italiani, La Civiltà Cattolica.

“Non è affatto facile. – ha risposto il Papa – Noi oggi abbiamo compreso che la realtà dell’abuso è molto ampia: ci sono abusi sessuali, psicologici, economici, con i migranti… Tu ti riferisci agli abusi sessuali. Come avvicinarci, come parlare agli abusatori per i quali proviamo ribrezzo? Sì, anche questi sono figli di Dio. Ma come si può amarli? La tua domanda è molto forte. L’abusatore va condannato, infatti, ma come fratello. – ha detto Francesco – Condannarlo è da intendere come un atto di carità. C’è una logica, una forma di amare il nemico che si esprime anche così. E non è facile da capire e da vivere”.