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Libri. Un “cold case” su un’ingiustizia nella grande guerra nel romanzo di Giovanni Grasso

Redazione 2

Libri. Un “cold case” su un’ingiustizia nella grande guerra nel romanzo di Giovanni Grasso

Sab, 20/05/2023 - 17:24

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Un romanzo sulla caccia alla verità, tra passato e presente, sull’onda di un lascito testamentario da onorare che porterà alla scoperta di una crudele ingiustizia su uno dei fronti della Grande Guerra: è “Il segreto del tenente Giardina” (Rizzoli) di Giovanni Grasso, scritto sul doppio binario del diario di guerra e della storia dei protagonisti, l’architetta Luce e il giornalista Marco, chiamati a scoprirne le pagine occultate, per un bene superiore, dall’ufficiale che dà il nome all’opera. Una scelta stilistica, quella di alternare brani del diario originario e trama in presa diretta, che tocca il culmine della tensione nel momento in cui i due piani si intersecano, finendo per combaciare, dando vita ad una sorta di noir di guerra ricostruito e finalmente svelato, come un cold case, oltre un secolo dopo.

A rendere possibile la scoperta della verità, del “segreto” del tenente Gaetano Giardina, la sintonia che si crea tra Luce -a cui la nonna appena scomparsa ha lasciato il compito di scoprire dove portare i fiori sulla tomba del figlio, il fante Antonio Crespi, persa tra le Dolomiti- e Marco, discendente, appunto del tenente Giardina, che ne era il superiore diretto sotto la mole fatale e insanguinata negli scontri con gli austroungarici di Cima Bocche.

Una trama appassionante.

Con una valenza storica particolare: in risalto, non tanto la disumanità della guerra tra nemici ma soprattutto di quella interna ai reparti, dove generali zelanti attuano feroci quanto smaccate ingiustizie. Alimentate, oltretutto, da commilitoni calunniatori, animati da puro desiderio di rivalsa, ma rese possibili dalle direttive di ferrea disciplina e marmoreo rigore impartite dal Capo di stato maggiore Luigi Cadorna. Un tema ben noto, che chiama in causa la vicenda dei tanti militari italiani ritenuti meritevoli di essere sferzati come bestie, anzi terrorizzati allo scopo di non arretrare mai e di combattere oltre ogni eroismo. Una trama collaterale del romanzo, che si dipana tra Roma, Caltanissetta e le Dolomiti, è il processo di crescita spirituale, e anche religiosa, del co-protagonista, il giornalista Carlo.

La ‘mission’ ingaggiata con Luce lo porta ad un confronto con un doloroso passato in famiglia e all’acquisizione di una nuova consapevolezza di sé, apertura verso il prossimo, riscoperta dei sentimenti. Giovanni Grasso, attualmente consigliere per la stampa e la comunicazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha al suo attivo numerose pubblicazioni, tra cui le biografie di Oscar Luigi Scalfaro e di Piersanti Mattarella, e ha debuttato come romanziere nel 2019 con “Il caso Kaufmann”, seguito nel 2021 da “Icaro, il volo su Roma”, entrambi per i tipi di Rizzoli. (di Cristiano Fantauzzi)

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