Si terrà a Menfi, sabato 6 maggio 2023 alle ore 17, l’evento “Trance Visionaria di primitivi ricordi” al quale parteciperà anche l’artista nisseno Salvatore Gumina, in arte SOTIR.
Si tratterà di un momento culturale che spazierà dall’arte alla letteratura e che permetterà allo spettatore di immergersi completamente nella bellezza.
La mostra, introdotta dal Presidente dell’istituto culturale “Federico II” Gioacchino Mistretta, sarà inaugurata con i dipinti inediti “I Petali dell’oscurità” e seguirà con la presentazione del libro “Il folle piccolo zibaldone siciliano” (Edizioni Lussografica) scritto dallo stesso Salvatore Gumina e si concluderà con gli interventi dello storico dell’arte Felice dell’Utri e il cultore d’arte e letteratura Enzo Bonacasa.
A spiegare il significato dell’opera è lo stesso autore: “La nuova serie di dipinti “i petali dell’oscurità” dal greco pétalon, petali che in natura hanno le funzioni di proteggere e attirare. Attirare il pronube utile all’impollinazione e proteggere le fasi della riproduzione, preservando la vita futura. Con questa antologia di undici dipinti, voglio mettere in evidenza la mortificazione dell’identità umana provocata da entità terze.
La serie pittorica nasce da un accurato studio filosofico – sociale condotto dall’autore con la finalità di mettere a risalto la più viva sofferenza umana. Sofferenza subita dallo stesso in modo conscio con accusa di quello, che delle entità terze stanno attuando contro l’essere umano con elegante filantropia. Se i petali del regno vegetale hanno le funzioni di proteggere e attirare, “i petali dell’oscurità” hanno le funzioni di denuncia e rappresentazione della più cruenta realtà attuale. “I petali dell’oscurità” svelano il senso della simbologia cromatica contenuta in ogni singola opera, riquadrata da una “cornice” germinata nello stesso dipinto. Sotir con tonalità viola marcata contorna il frontale del riquadro, di contro le parti laterali, poste ortogonalmente alle prime vengono pigmentate con cromia violacea sottotono, quasi a voler rappresentare un petalo visto all’inverso, le sue opere sono concepite come petali retroversi.
Il mio vissuto è quello che tutti viviamo, ma nelle mie elaborazioni personali lo trasmuto, lo trasformo fino a vivere una nuova contemporaneità, nascendo in Sotir. Da questa nascita impongo una metamorfosi alle mie figure che vagano in una dimensione oscillante tra le tenebre e l’oscurità. Dipingo i fiori già decaduti così non possono più soffrire”.
L’Architetto Nisseno continua da anni ad esportare fuori dalla propria città l’operato artistico dai suoi temi sociali, questa volta con la collaborazione dell’ Istituzione Culturale Federico II di Menfi.
La “Trance visionaria di primitivi ricordi” è a ingresso libero e gratuito e inizierà alle ore 17.30 di sabato 6 maggio 2023 all’auditorium della biblioteca comunale di Menfi – Città Italiana del Vino 2023 in Via C. Ognibene n° 4 .