CALTANISSETTA. In casa Nissa Rugby c’è corposo entusiasmo per la convocazione giunta a Chiara Scarantino, 17 anni, per l’allenamento Area Centro Sud a Roma del 28 maggio che servirà a selezionare le atlete che entreranno far parte della nazionale di categoria.
Ma… dietro una “grande” giovane atleta, ci sono sempre “grandi” genitori. Anche perché quest’anno visti i problemi dell’indisponibilità del “M. Tomaselli” di Caltanissetta, la Nissa Rugby ha ceduto Chiara in prestito ai Fenici Marsala per permetterle di continuare ad inseguire il suo sogno “azzurro”.
A sorreggere i sacrifici della giovane talentuosa rugbista
ci sono stati i genitori, ne abbiamo parlato con la mamma, Angela Giardina,
consulente finanziario, che ha ripercorso questa stagione: “È stato un anno
veramente difficile. Noi avremmo voluto che Chiara fosse vicino casa, invece è
stato un anno di viaggi per Marsala. Due ore e mezza per andare ed altrettanto
tempo per tornare, con mia figlia che studiava in auto durante il viaggio. Il
campo qui, a Caltanissetta, avrebbe migliorato le prestazioni di Chiara, anche
per relazionarsi più agevolmente”.
Angela, mamma orgogliosa, parla anche della scelta del rugby da parte di Chiara: “All’inizio non ho reagito tanto bene; vedevo il rugby come uno sport maschile di contatto ed avevo paura si facesse male. Invece poi, conoscendo questo magnifico sport, ho visto la voglia e l’opportunità di Chiara di andare avanti: lei si è innamorata della palla ovale. I principi di questo sport sono diversi rispetto a tutti gli altri sport. Il terzo tempo, che ho molto apprezzato: mi spiego meglio. Nel campo vibrante battaglia agonistica, poi invece la convivialità”.
Il confronto con le altre mamme: “Quando racconto del rugby le altre mamme sono molto perplesse. Bisogna vedere effettivamente le cose. Bisogna andare sul campo e vedere cosa significa ‘giocare’ in maniera sana, con dei principi sani; davvero diverso da quello che qualsiasi altro sport di propone”