Una discoteca completamente abusiva nel cuore di Seregno, in provincia di Monza Brianza. Carabinieri, polizia locale e vigili del fuoco, unitamente a personale della Siae, hanno trovato, in uno spazio di poco più di 100 metri quadri, quasi 500 persone ammassate.
L’operazione è stata svolta inviando in avanscoperta due giovanissimi carabinieri in abiti civili, un ragazzo e una ragazza che, mimetizzati tra i giovani, hanno fotografato la situazione generale e permesso al dispositivo di intervenire in modo sicuro.All’ingresso un gazebo con due buttafuori e una cinquantina di ragazzi in fila sotto la pioggia in attesa di pagare i 12 euro previsti per l’ingresso.
La serata era stata organizzata con il classico tam tam sui social con ingresso tramite liste di prenotazione riservate, anche se ciò non ha comunque impedito ai due militari sotto copertura di introdursi all’interno e riprendere gli elementi necessari per provare quello che stava avvenendo.
Il controllo ha visto l’impiego complessivo di 12 carabinieri della Compagnia di Seregno, 4 agenti della Polizia locale, 2 unità della squadra di polizia giudiziaria dei Vigili del fuoco di Monza, 2 funzionari della Siae di Milano.
Al termine dell’accertamento tutti gli organi operanti hanno riscontrato numerose violazioni amministrative che nei prossimi porteranno a elevare sanzioni complessive per migliaia di euro. Le molteplici violazioni hanno riguardato, oltre che l’incompatibilità tra l’attività dichiarata e quella riscontrata, anche numerosi requisiti inerenti alla prevenzione antincendio e alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Inoltre il personale della Siae – che ha agito anche per conto dell’Agenzia delle entrate – ha riscontrato dal punto di vista del diritto d’autore, il mancato rilascio della licenza di utilizzo del repertorio, dal punto di vista autorizzativo e fiscale tanto la l’assenza di un registratore di cassa e l’irregolare certificazione dei corrispettivi quanto la mancata comunicazione dell’attività.
Irregolare anche il gazebo esterno posto all’esterno occupando illecitamente il suolo pubblico.