“Qua tutti danno il massimo e fanno quasi l’impossibile, ma è più che evidente che l’hotspot è sovraffollato. La struttura è tarata per accogliere 389 persone e a volte ce ne sono persino 3000, ben 7 volte il numero dei migranti che potrebbe ospitare; ci sono persone che dormono a terra e che stazionano in condizioni igieniche precarie e per servire i pasti occorrono anche tre ore e mezza per ciascun pasto. Così non va, a questa gente che rischia la vita in mare non per coraggio, ma per disperazione, dobbiamo garantire un’accoglienza dignitosa”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca, che assieme ai componenti della commissione Salute di palazzo dei Normanni, di cui fa parte, si è recato oggi a Lampedusa per visitare il poliambulatorio e l’hotspot dell’isoletta a Sud della Sicilia.
“Sapevamo – dice Antonio De Luca – che avremmo trovato una
situazione difficile e ne abbiamo avuto piena conferma. Poco prima della nostra
visita sono stati trasferiti oltre 800 migranti e nonostante questo abbiamo
visto una condizione non accettabile. Occorre investire per migliorare la
struttura e soprattutto accelerare sui trasferimenti. A breve dovrebbe arrivare
un aliscafo in grado di trasferire circa 800 migranti alla volta, confido che
possa essere utile a rendere più sostenibile la situazione”.
“La trasferta della commissione a Lampedusa – conclude Antonio De Luca – vuole sottolineare, ove ce ne fosse ancora bisogno, la grande attenzione che va data a questo problema e vuole essere un segnale all’isola. Resta il fatto comunque che l’immigrazione non è emergenza, ma un problema strutturale, per il quale il governo nazionale e l’Europa devono darci una mano anche con la revisione dei trattati”.