Davide Bais ha scelto il primo arrivo in salita del Giro d’Italia 106, il Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore) – Montagna Pantani, per inaugurare il suo palmares al termine di una lunga giornata in fuga in compagnia di Karel Vacek e Simone Petilli. I tre erano evasi dal gruppo nei primi km di gara assieme a Henok Mulubrhan, che ha alzato bandiera bianca lungo le rampe del primo GPM, Roccaraso.
L’accordo tra i tre fuggitivi si rompeva a 400 metri dall’arrivo quando Bais partiva in progressione lasciandosi alle spalle i compagni d’avventura e trionfando a braccia alzate sul traguardo. Per il 25enne di Rovereto, oltre al successo di tappa, è arrivata anche la soddisfazione di vestire la Maglia Azzurra. Il gruppo Maglia Rosa è arrivato a 3’10” dai fuggitivi regolato da Remco Evenepoel su Primoz Roglic. Andreas Leknessund ha difeso il simbolo del primato per il terzo giorno di fila.
RISULTATO DI TAPPA
1 – Davide Bais (Eolo-Kometa Cycling Team) – 218 km in 6h08’40’’, alla media di 35.479 km/h
2 – Karel Vacek (Corratec Selle Italia) a 9″
3 – Simone Petilli (Intermarché – Circus – Wanty) a 16″
4 – Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) a 3’10”
5 – Primož Roglič (Jumbo-Visma) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1 – Andreas Leknessund (Team DSM)
2 – Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) a 28″
3 – Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën Team) a 30″
4 – João Gonçalves Almeida (UAE Team Emirates) a 1’00”
5 – Primož Roglič (Jumbo-Visma) a 1’12”
LE MAGLIE UFFICIALI
Le Maglie di leader del Giro d’Italia sono disegnate da CASTELLI con tessuti riciclati prodotti da SITIP.
STATISTICHE
CONFERENZA STAMPA
Il vincitore di tappa Davide Bais ha dichiarato in conferenza stampa: “Gli ultimi km sono stati molto belli. Sono riuscito a rimanere a ruota dei miei compagni di fuga sul tratto più duro e, più si avvicinava il finale, più avevo fiducia in quanto consapevole di essere il più veloce del trio. Sono felice, non ho alzato le braccia fino a quando non ho tagliato la linea del traguardo perchè volevo essere sicuro di essere imprendibile. Non so se questa vittoria cambierà la mia vita ma rimarrà sicuramente un’emozione indelebile. Vedrò se riuscirò a lottare per la Maglia Azzurra.”
La Maglia Rosa Andreas Leknessund ha detto: “Non mi aspettavo di tenere la Maglia Rosa ma credevo che sarebbe stato possibile. Ero pronto per la battaglia. Il modo in cui si è sviluppata la corsa ha sicuramente favorito me e il mio team. Pensavo che la salita finale fosse più dura, ma forse il vento, il freddo e la lunghezza della tappa hanno fatto desistere chi voleva attaccare. Mi sono regalato un’altra giornata in Maglia Rosa, spero di riuscire a difenderla anche domani ma credo che la mia avventura al comando finirà domenica in quanto Evenepoel è a soli 28″ e a cronometro è troppo superiore rispetto a me.”