MUSSOMELI – Nella giornata del 25 maggio – a pochi giorni dalla commemorazione della strage di Capaci dove furono uccisi barbaramente il giudice Falcone, sua moglie il giudice Francesca Morvillo e gli agenti della loro scorta – anche nei plessi “Sen. G. Mormino” di Sutera e “San Giovanni Bosco” di Acquaviva Platani dell’Istituto comprensivo “P. Emiliani Giudici” è stata piantumata la “Talea” dell’Albero Falcone, portata in dono dai Carabinieri forestali del reparto Carabinieri biodiversità di Reggio Calabria, alla presenza delle locali autorità civili e militari e con l’attenta e attiva partecipazione di tutto il personale scolastico. Già nel mese di marzo la preziosa pianta dell’albero della legalità era stata piantumata nei pressi dell’Istituto comprensivo “P. Emiliani Giudici”, avendo aderito lo stesso al progetto “Un albero per il futuro” per la creazione di un “Grande bosco diffuso della legalità”. Nel corso dell’incontro con gli alunni dei plessi di Acquaviva Platani e di Sutera, l’appuntato scelto qualifica speciale Carmela Lucisano ha spiegato il grande valore che questo dono simbolico, la Talea dell’albero Falcone, porta con sé: “da una parte è un monumento civile, a memoria della lotta contro tutte le mafie e monito per il futuro, dall’altra è la salvaguardia della salute del nostro pianeta attraverso la piantumazione di alberi”. L’appuntato Lucisano ha posto delle domande agli alunni e alle alunne per farli riflettere sui temi della legalità, evidenziando il significato profondo delle parole scritte sui cartelli esibiti dai ragazzi, “frutti” di una consapevole educazione alla cittadinanza attiva. Le talee, infatti, avendo esattamente lo stesso patrimonio genetico dell’albero d’origine, simboleggiano il fatto che la legalità, da Palermo, dall’abitazione di Giovanni Falcone, sta diffondendosi nel Paese e da ieri ha messo radici anche nei plessi di Sutera e di Acquaviva Platani. Quindi, si è proceduto alla messa a dimora della preziosa piantina, con l’invito ad averne cura, nutrendola con le proprie buone azioni e con i gesti di legalità. Prima di congedarsi, i Carabinieri Forestali hanno geolocalizzato la talea e registrato le coordinate sulla piattaforma che consentirà di monitorarne la crescita e i benefici ambientali. Ci sono semplici gesti che chiunque, grandi e piccini, possono comprendere. La pianta della legalità, l’ossigeno dell’onestà e della bontà, l’etica della condivisione che fa del Bene comune la condizione democratica fondamentale per l’esistenza di una società sana e civile. L’albero è un simbolo della vita che cresce e resiste alle critiche avversità del crimine organizzato e della corruzione, valorizzando la bellezza del pianeta terra e dei suoi meravigliosi tesori, come è anche affermato dagli organismi internazionali per la realizzazione dei traguardi sostenibili della agenda 2030. (prof. Tonino Calà Responsabile comunicazione esterna ICS “Paolo Emiliani Giudici”) (IL VIDEO)