Violenza sessuale sulla collega per una scommessa. È il folle “gioco” di un cameriere e un pizzaiolo, dipendenti di un ristorante nel quartiere Prati a Roma, a pochi passi da San Pietro. «Scommetti 50 euro che riesco a portarmela a letto?», la provocazione di uno all’altro. Ma quella frase, si è trasformata in uno stupro, riportano Il Messaggero e il Corriere della Sera.
La vicenda risale al 2016. I due protagonisti, aggressore e vittima lavoravano nel ristorante “Da Pietro” (completamente estraneo alle accuse) ed erano entrambi poco più che maggiorenni. La ragazza, coetanea del suo aguzzino, sarebbe stata aggredita in uno stanzino del ristorante, adibito a spogliatoio per i dipendenti. Ieri, 23 maggio, il pm Antonio Verdi ha chiesto 6 anni e 4 mesi di pena per l’uomo che avrebbe abusato della ragazza, sua coetanea. La prima sezione collegiale del Tribunale di Roma l’ha condannato a 5 anni e mezzo di reclusione per violenza sessuale.
Il giovane, dopo aver scommesso con il pizzaiolo che avrebbe portato a letto la collega, è passato ai fatti. Ma trovandosi davanti un muro dalla giovane, non si è fermato. È entrato nello spogliatoio mentre si stava cambiando e ha cominciato a palparla con ististenza, fermandosi solo quando un altro dipendente è entrato nella stanza. Poi, è tornato all’attacco, stavolta consumando un rapporto sessuale non ricambiato. La ragazza, dopo un periodo di choc, ha trovato la forza e l’ha denunciato.