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Caltanissetta. Il 10 maggio si presenta il libro di Salvatore Vullo “Tre regioni (s)cena. Piemonte, Lombardia, Sicilia tra cibo, agricoltura, storia e letteratura”

Redazione 1

Caltanissetta. Il 10 maggio si presenta il libro di Salvatore Vullo “Tre regioni (s)cena. Piemonte, Lombardia, Sicilia tra cibo, agricoltura, storia e letteratura”

Dom, 07/05/2023 - 23:29

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CALTANISSETTA. Mercoledì 10 Maggio c’è la presentazione a Caltanissetta del libro “Tre regioni (s)cena. Piemonte, Lombardia, Sicilia tra cibo, agricoltura, storia e letteratura” di Salvatore Vullo. Un libro di un siciliano trasferitosi da oltre cinquant’anni in Piemonte, che racconta tre regioni unendone le identità delle tradizioni agroalimentari, del cibo e della letteratura.

E’ il libro “Tre regioni (s)cena. Piemonte, Lombardia, Sicilia tra cibo, agricoltura, storia e letteratura” di Salvatore Vullo, edito dalla casa editrice “Biancoenero” di Cuneo, che verrà presentato Mercoledì prossimo 10 Maggio alla Libreria Ubik di Via Kennedy a Caltanissetta alle ore 18.30, presentazione alla quale seguirà una cena al ristorante Sale&Pepe di Via Gigino Gattuso 43 a Caltanissetta, con alcune ricette tratte dal libro.

A introdurre l’incontro, al quale sarà presente l’autore, Salvatore Vullo, ci sarà Pasquale Carlo Tornatore, e interverrà Cinzia Militello di Castagna, delegata per Caltanissetta dell’Accademia Italiana della Cucina. L’autore del libro, Salvatore Vullo, è nato nel 1952 a Marianopoli (CL), ma vive a Torino dal 1972, e ha lavorato, dopo varie attività, all’assessorato agricoltura della Regione Piemonte come esperto di politiche di valorizzazione dell’agricoltura e sue produzioni, e coltiva da sempre un grande amore per la letteratura e per lo scrittore Leonardo Sciascia che ha avuto l’onore di conoscere e alla cui scuola civile e letteraria si sente “idealmente” formato.

Poggiata nel cuore del Mediterraneo, dove sono nate la Storia e la Civiltà, l’Italia è famosa nel mondo come luogo ideale per qualità della vita, bellezze ambientali, paesaggistiche, capacità e creatività, arte e letteratura, ricchezza della biodiversità e una vasta produzione di eccellenze agroalimentari. Una bella miscela che ha alla base le radici della cultura contadina.

In tale contesto questo libro ci fa scoprire tre importanti regioni italiane: Piemonte, Lombardia e Sicilia, attraverso un ideale incontro conviviale, ovvero una cena con un menu rappresentativo della migliore tradizione enogastronomica di ciascuna di esse, con piatti e specialità presentati e commentati per metterne in rilievo l’origine, il contesto agricolo, le tracce e le correlazioni con la storia e con la letteratura.

Il contenuto prende spunto da tre incontri, una sorta di “cene letterarie”, dedicate a tali regioni, organizzate in precedenza dall’autore, Salvatore Vullo, che ci conduce in questo ideale ed emblematico viaggio, agevolmente e piacevolmente, grazie alla sua vasta conoscenza in campo agricolo e agroalimentare e al suo affinato stile narrativo già riscontrato in tante altre sue precedenti opere letterarie.

Il libro, in un modo originale, gustoso e curioso, ci fa conoscere queste tre regioni e la loro importanza agroalimentare, ma ha la capacità di proiettarci in altre dimensioni e farci provare forti sensazioni. Perché, come scrive nel prologo:

La terra, per ciascuno di noi, è quella dove affondano le nostre radici, la terra che ci ha plasmato e ci ha nutrito con i suoi prodotti. Perché il mangiare è uno dei processi più completi, non solo fisiologici, di sensi, di percezione, ma anche di conciliazione e riconciliazione, di appropriazione del mondo. Perché mangiare è anche una grande rappresentazione, un elogio del rito e della bellezza estetica della tavola apparecchiata, in modo tale che essa diventa il tempio degno di ospitare e rappresentare quello che non a caso viene chiamato “ogni ben di Dio”.

E possiamo arrivare a comprendere il significato ampio del cibo e dei prodotti della terra, che ci riporta al “Gusto della vita”, di capire che cosa siamo, quali sono le nostre radici, quali valori intendiamo trasmettere. E parlando di cibo, del suo legame con la memoria, possiamo trasmettere qualcosa di bello, fare cultura.