Un grande primo risultato è stato raggiunto dalla FIDAS Caltanissetta, Associazione italiana che da decenni, anche a Caltanissetta e Provincia, si occupa di sensibilizzare la cittadinanza, effettuare la raccolta di sangue e/o derivati e consegnare le sacche all’ospedale del territorio in modo che possa essere utilizzato per le trasfusioni ai malati permanenti o temporanei.
Tra gennaio e aprile sono state raccolte circa 2000 unità di sangue e/o plasma, pari a circa un terzo del fabbisogno annuale medio richiesto dall’Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta.
“Se il trand dovesse procedere
con questa affluenza – ha commentato il Presidente FIDAS Caltanissetta Carmelo
Giardina – la nostra Provincia e il bacino d’utenza che si appoggia all’ASP
nissena potrebbe finalmente raggiungere l’autosufficienza. Il traguardo non è
lontano e questo grazie alla collaborazione sinergica di tutti coloro i quali
comprendono l’importanza della donazione”.
Un appello che la FIDAS rinnova ogni giorno utilizzando tutti i canali possibili, dalla cartellonistica per strada ai canali social, dagli eventi tematici promossi dalla grande famiglia associativa alla stampa locale e perfino entrando materialmente nelle pubbliche amministrazioni e nelle scuole superiori dove incontrano i lavoratori e gli studenti dell’ultimo anno che potrebbero essere aspiranti donatori.
A lasciare sempre i pazienti “con il fiato sospeso”, però, è il periodo estivo che in Sicilia da giugno si allunga fino a settembre. Quello è il momento in cui, tra il caldo e le ferie, il numero di donatori quotidiani cala sensibilmente impedendo ai malati di poter ricevere la propria “dose di vita” che, per alcune patologie, va effettuata ogni due settimane. E a questo bisogna aggiungere gli incidenti casuali e le operazioni chirurgiche urgenti che hanno priorità se si riconosce un pericolo mortale.
La FIDAS, nelle sue tre postazioni per la raccolta del sangue e le due recentemente aggiunte per la plasmaferesi, riesce a raccogliere circa l’80% delle sacche che arrivano all’ospedale Sant’Elia.
Non si tratta di un record da raggiungere per capriccio né di numeri da poter sfoggiare con orgoglio ma del desiderio consapevole di aver contribuito a salvare delle vite.
“Ringrazio la grande
disponibilità e sensibilità manifestata in modo eccellente da tutti gli amministrativi,
medici e infermieri ogni giorno quando entrano nella sede del Viale della Regione
o nelle autoemoteche che si spostano nei Comuni limitrofi e operano nelle zone
periferiche – ha proseguito il Presidente -. Il loro lavoro è importante ma i
veri protagonisti sono gli anonimi donatori che accolgono il nostro invito e si
presentano sempre all’appuntamento stendendo il braccio e rivestendosi di un
sorriso”.
Ciascun donatore, infatti, sa bene che ciò che sta facendo con estrema
naturalezza e senza alcuna fatica contribuisce ad allungare la vita di un altro
individuo e, dunque, si presta a questo servizio sociale senza sapere nulla
della persona che riceverà la sacca né attende un ringraziamento.
Carmelo Giardina prosegue con un appello a tutta la cittadinanza invitandola ad andare nella sede della FIDAS in viale della Regione per informarsi sulle modalità per la donazione, effettuare le analisi di controllo e verificare l’eventuale idoneità.
“Il nuovo servizio di plasmaferesi – ha concluso – è idoneo anche per chi ha valori bassi di ferritina. Le donne, di solito soggette a questa problematica e dunque esentate dalla raccolta di sangue, potranno diventare donatrici di plasma senza alcuna controindicazione per la propria salute”.
L’intervallo tra le donazioni – indicato a livello nazionale – è il seguente:
Se l’ultima volta è stato donato sangue intero si può donare: sangue intero dopo 90 giorni gli uomini e 180 le donne; plasma dopo 30 giorni e piastrine dopo 30 giorni.
Se l’ultima volta è stato donato plasma si può donare: sangue intero dopo 14 giorni; plasma dopo 14 giorni fino a un massimo di 20 volte l’anno e piastrina dopo 14 giorni;
Se l’ultima volta sono state donate piastrine si può donare: sangue intero dopo 30 giorni, plasma dopo 14 giorni e piastrine dopo 30 giorni (fino a un massimo di 6 volte l’anno).
Quella della donazione di sangue e derivati è un’esperienza che va fatta almeno una volta per poter costatare di persona la soddisfazione di essere stato un donatore di vita.