La Procura ha chiesto di condannare all’ergastolo Lucia Finetti, finita a processo davanti alla Corte d’assise di Milano per aver ucciso il 12 giugno 2021 il marito Roberto Iannello. Alla donna e’ contestata l’aggravante della premeditazione riconosciuta dalla gip in fase di convalida e cancellata dal Tribunale del Riesame.
Stando alle indagini dei carabinieri, Finetti e Iannello, in fase di separazione, si erano incontrati in via Amantea per un lezione di guida. La donna aveva la patente, ma non guidava da anni e aveva chiesto a Iannello di aiutarla a riprendere confidenza con la guida. Durante la lezione, che secondo il marito sarebbe stata l’ultima, i due avevano avuto una lite furiosa per questioni di soldi.
Poi la discussione – in base a quanto ricostruito dai militari dell’Arma – era degenerata e la donna aveva inferto quattordici coltellate al marito, colpendolo due volte alla gola. Finetti era stata poi poco dopo bloccata nelle vicinanze in via Cividale del Friuli, in stato confusionale, con vestiti intrisi di sangue e una profonda ferita alla mano. Durante il processo e’ stato disposta una perizia che l’ha valutata capace di intendere e di volere