A Caltanissetta evento formativo per odontoiatri del nisseno e dell’ennese su appropriatezza prescrittiva degli antibiotici e resistenze batteriche

“Appropriatezza prescrittiva degli antibiotici e resistenze batteriche”, questo il titolo dell’incontro formativo rivolto agli odontoiatri dell’ennese e del nisseno svoltosi a Caltanissetta presso l’Hotel San Michele.

 “È ormai un argomento molto importante e sentito in Italia” ha spiegato il Presidente nisseno della Commissione Albo Odontoiatri, Giuseppe Costa. Le CAO degli OMCeO di Caltanissetta e di Enna (la CAO ennese è guidata dal Presidente Antonino Carmelo Cassarà), hanno infatti fortemente voluto questo appuntamento con la formazione organizzato dal Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche e Odontoiatriche dell’Università di Milano, con il patrocinio di FNOMCEO e Andi.

 L’ha definito “un tema di estrema attualità” il relatore unico dell’evento Roberto Mattina, nonché Direttore della Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia dell’Università di Milano. “È un’emergenza di sanità pubblica non solo a livello italiano, ma a livello proprio mondiale -ha sottolineato- rischiamo che gli antibiotici non agiscano più, non siano più efficaci e se questo dovesse accadere,  come purtroppo diventa sempre più probabile, non avremmo più armi per curare le infezioni, almeno quelle batteriche. Quindi è necessario che tutti coloro che prescrivono gli antibiotici -ha poi aggiunto- odontoiatri, medici abbiano un’attenzione particolare, una prudenza per prescrivere gli antibiotici in maniera appropriata”. 

Diventa fondamentale dunque fare formazione e informazione rivolgendosi “agli odontoiatri, ai medici, ma io la allargherei anche ai farmacisti, ai veterinari e perché no? anche alla cittadinanza comune -ha precisato ancora il relatore – perché gli errori che vengono commessi dalle varie categorie di colleghi e di cittadini stimolano sempre più le resistenze batteriche, per cui dovremmo avere un comportamento più prudente, più appropriato se non vogliamo bruciare queste armi fondamentali, che da un secolo a questa parte hanno fatto sì che tante infezioni batteriche oggi siano sotto controllo e quindi potrebbe succedere un problema ben più grave della pandemia da Covid che purtroppo ancora stiamo vivendo”.

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