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Sanità in Sicilia. Scuola di Medicina generale, inaugurato il nuovo triennio L’assessore della Salute Volo: “Entro la fine di aprile le prime due Case di comunità”

Redazione 1

Sanità in Sicilia. Scuola di Medicina generale, inaugurato il nuovo triennio L’assessore della Salute Volo: “Entro la fine di aprile le prime due Case di comunità”

Ven, 14/04/2023 - 23:36

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Pnrr, simulazione, telemedicina e intelligenza artificiale: il medico di famiglia riparte da nuovi modelli formativi. Con questo obiettivo, l’assessore della Salute Giovanna Volo e il presidente dell’Omceo di Palermo Toti Amato, componente del direttivo della Fnomceo, hanno accolto ieri a Villa Magnisi oltre 200 giovani medici arrivati da tutta la Sicilia per l’inaugurazione del triennio 2022-2025 della “Scuola di formazione specifica in Medicina generale” istituita dalla Regione siciliana per i poli didattici di Catania, Messina e Palermo.

Un accordo triennale, siglato l’8 marzo scorso dall’assessore Volo e dal presidente Amato, ha affidato all’ordine dei medici di Palermo la gestione organizzativa, il coordinamento e la realizzazione di tutte le attività didattiche. Amministrazione e controllo dell’intero sistema scolastico restano in capo all’assessorato della Salute attraverso la vigilanza e l’approvazione dei programmi didattici elaborati dall’ordine da parte del Dipartimento per le Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico (Dasoe), guidato da Salvatore Requirez.

Il nuovo triennio accademico punta ad un’offerta non più “specifica”, ma specialistica. La sfida è affermare il valore insostituibile del medico generalista nell’assistenza di prossimità e la sua capacità di stare al passo con tutte le novità strutturali e tecnologiche previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: dalle Case e gli Ospedali di comunità all’integrazione con i professionisti delle altre reti di salute territoriali.

“La sanità senza i medici di medicina generale non potrebbe andare avanti” ha detto l’assessore regionale della Salute Giovanna Volo. Che ha poi annunciato la possibile apertura entro la fine di aprile delle prime due Case di comunità in Sicilia, a Caltanissetta e a Catania.

A dirigere la Scuola sarà il presidente Amato, coadiuvato dal consiglio direttivo e dal comitato tecnico-scientifico. Partner: l’Omceo di Catania guidato da Ignazio La Mantia e l’Omceo di Messina presieduto da Giacomo Caudio.

“Simulazione, intelligenza artificiale e telemedicina saranno i cardini didattici del triennio – ha spiegato Amato – . Insieme al Cts abbiamo messo a punto un percorso di simulazione pratica che presenteremo al presidente della Regione Schifani affinché la nuova formazione specialistica praticata nella Scuola possa diventare un modello anche per le altre regioni”.

Multidisciplinarietà e life skills, ovvero quelle competenze indispensabili a sviluppare l’empatia necessaria con il paziente nel tempo di cura sono gli altri due aspetti su cui punta l’attività accademica e che sono stati sintetizzati efficacemente dal presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg) Luigi Spicola e dal presidente dall’Omceo di Catania La Mantia.

“Quando un paziente vi sceglie, in realtà vi si affida”, ha detto ai giovani medici Spicola. E ancora: “Questa professione richiede competenza tecnica, conoscenza scientifica e comprensione umana. Chi utilizzerà queste armi con umiltà, saggezza e intelligenza renderà un servizio unico” ha scritto in una nota La Mantia.

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