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Salute e attualità. Disturbi alimentari, è emergenza sanitaria? Parlarne per conoscerli e rompere i tabù

Nunzia Caricchio

Salute e attualità. Disturbi alimentari, è emergenza sanitaria? Parlarne per conoscerli e rompere i tabù

Gio, 20/04/2023 - 08:47

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Oggi sono in aumento le persone che soffrono di DCA, ovvero di disturbi del comportamento alimentare. I giovani, in particolare, sono l’anello della catena che ne risentono maggiormente.

C’è da chiedersi se il fenomeno dei disturbi alimentari possa definirsi un’emergenza sanitaria dal momento che la percentuale che interessa la popolazione è in costante crescita e la fascia verso cui verte è quella al di sotto dei 25 anni d’età.

Parlarne per conoscere le varie forme di disturbo alimentare e per tentare di contrastarle, anche perché al disturbo del comportamento dell’alimentazione è correlato un elevato rischio di mortalità.

Bulimia, anoressia e disturbo dell’alimentazione incontrollata sono le principali condizioni del disturbo del comportamento dell’alimentazione e data la loro complessità è bene intervenire precocemente, cercando di notare i segnali che li caratterizzano.

Secondo il sito del Ministero della Salute “I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, anche detti semplicemente disturbi dell’alimentazione, sono patologie complesse caratterizzate da un disfunzionale comportamento alimentare, un’eccessiva preoccupazione per il peso con alterata percezione dell’immagine corporea. Tali aspetti inoltre sono spesso correlati a bassi livelli di autostima”.

Il disturbo dell’alimentazione è un argomento molto spesso soggetto a tabù, del quale si evita di parlarne o se ne parla poco. È una condizione, una patologia della quale sarebbe opportuno parlarne all’interno delle scuole ed educare i giovani a riconoscere i sintomi, i quali iniziano da un silenzio prolungato per poi passare per altri fattori.

L’anoressia, che colpisce prevalentemente le donne, si identifica nella volontà di raggiungere – e di mantenere – un peso inferiore a quello normale. Dunque, si rifiuta il cibo per non ingrassare, poiché gli occhi della mente vedono nel proprio corpo un nemico da abbattere.

La bulimia, d’altro canto, si spinge verso l’azione vorace, avida, del nutrirsi, di abbuffarsi, per poi seguitarla all’induzione del vomito, e accompagnandola a un’eccessiva attività fisica.

Il disturbo dell’alimentazione incontrollata, invece, è caratterizzato da una veloce abbuffata, dall’assumere grandi quantità di cibo che vanno oltre le quantità normali. E da tale disturbo spesso si sfocia nell’obesità.

Le conseguenze dei disturbi dell’alimentazione sono importanti per l’organismo umano e per il suo benessere psicologico. È bene affidarsi a dei professionisti del settore per riconoscere il disturbo e intervenire anche con programmi di educazione alimentare.