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Saku con tre lauree, in Italia fa la baby sitter o la colf ‘Sogno di tornare a lavorare in ufficio, basta lavare pavimenti’

Tre lauree, in ingegneria civile, in management e in scienze delle finanze, ma in Italia per lei gli unici lavori possibili sono fare le pulizie e la baby sitter. Saku, 48 anni, viene dal Kirghizistan e vive da quattro a Napoli. Ha un marito e un figlio di quindici anni, che sono rimasti nella capitale Biskek.

Ha potuto ottenere il permesso di soggiorno grazie alla sanatoria per colf e badanti del 2020, dopo due anni dalla richiesta inviata. “Mi è sempre piaciuto studiare.
Lavoravo – racconta – nell’amministrazione pubblica in Kirghizistan: prima al ministero delle finanze e poi nell’Agenzia per il controllo dei monopoli di Stato. Per molto tempo ho avuto un lavoro di responsabilità: mi occupavo del controllo dei prezzi del mercato privato”. “Sono partita dal mio paese – ricorda – quasi quattro anni fa, avevo problemi con mio marito. C’è stata una crisi e decisi di separarmi. Sono arrivata a Napoli, dove c’erano dei parenti che potevano darmi una mano all’inizio. Avevo bisogno di lavorare per vivere e ho cercato subito un lavoro senza troppe pretese.

A Mergellina una famiglia di bravissime persone mi ha preso come baby-sitter, accudivo due bambini. Nel 2020, quando ero qui da un anno, è arrivata la sanatoria, che è stata fondamentale. Nel 2022 ho avuto il permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Avere un permesso o non averlo – sottolinea – fa molta differenza. In questo modo non mi sento esclusa, posso fare tutto quello che fanno i cittadini italiani, mi sento protetta. Prima di ottenere il permesso non potevo tornare nel mio paese quando ne avevo bisogno. Non è mai facile stare lontani, e lì c’è mio figlio, ma oggi ho bisogno di stare qua, ho bisogno di lavorare”. Saku non nasconde che avere un lavoro migliore qui in Italia sarebbe il suo sogno. “Anche considerando – puntualizza – le mie competenze. Con l’aiuto di ActionAid ho trovato il corso per prendere un certificato linguistico proprio con l’idea di cambiare lavoro. Vorrei tornare a fare lavori più stimolanti, anche perché non posso restare tutta la vita a lavare i pavimenti. Mi piacerebbe tornare a lavorare in un ufficio, a occuparmi di cose che servono anche agli altri”

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