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Runner sbranato ed ucciso da orso, deciso l’abbattimento dell’animale

Dopo che l’autopsia ha stabilito che il runner Andrea Papi è stato ucciso da un orso, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato un’ordinanza contingibile e urgente per l’abbattimento dell’esemplare responsabile dell’aggressione.

Fugatti ha anche annunciato che chiederà a Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) di procedere alla soppressione dei tre orsi ritenuti problematici (Mj5, Jj4 e M62) che vivono nell’area. Per il presidente della provincia, “il progetto ‘Life Ursus’ con questi numeri non può durare”.

L’ordinanza di abbattimento

“La Giunta provinciale di Trento – ha spiegato Fugatti in conferenza stampa – venuta a conoscenza dell’esito delle operazioni peritali sul corpo di Andrea Papi, ha comunicato al Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica di un provvedimento contingibile e urgente per la rimozione di un orso pericoloso per incolumità e sicurezza pubblica”. La disposizione, ha aggiunto “prevede che il corpo forestale dia seguito all’ordinanza, proseguendo il monitoraggio dell’area e procedendo nel più breve tempo possibile all’identificazione genetica dell’esemplare responsabile dell’aggressione e di procedere nell’abbattimento. Eventuali esemplari catturati nelle operazioni potranno essere custoditi in cattività in attesa della conferma genetica”.

Il destino degli altri orsi “problematici”

Quindi per gli orsi catturati non ci sarà più la reimmissione in libertà dopo l’installazione del radiocollare, ma la collocazione al Casteller in attesa delle analisi genetiche che dovranno individuare qual è l’esemplare responsabile della morte del runner. E se gli orsi catturati saranno gli esemplari problematici (l’orsa Jj4 per la quale era già stato chiesto l’abbattimento che il Tar ha salvato perché ha cuccioli, l’orso Mj5 che a inizio marzo in val di Rabbi è stato protagonista di un’aggressione, e l’orso “confidente” M62 che si aggira nella zona di Andalo), potrebbe scattare l’abbattimento anche se non sono i diretti responsabili dell’attacco ad Andrea Papi.

“Gestione dei grandi carnivori, invertire il percorso”

La prossima settimana Fugatti incontrerà infatti il ministro dell’Ambiente per chiedere un cambiamento del modello di gestione dei grandi carnivori in Trentino. “Per troppo tempo – ha spiegato – ci si è preoccupati del benessere degli orsi, dimenticando la convivenza delle comunità con i grandi carnivori. Ora chiediamo alle autorità competenti che il percorso sia invertito: il progetto ‘Life Ursus’ con questi numeri non può durare”. A oggi, ha proseguito, “i casi di orso problematico, dei quali è già stata informata Ispra, sono tre. Nei prossimi giorni verrà fatta richiesta di abbattimento di questi tre esemplari, tra cui Mj5, Jj4 e M62. Abbiamo avuto già rassicurazioni da parte Ispra di dell’accoglimento di queste richieste”.

“Troppi esemplari, vanno ridotti”

Per il presidente della Provincia di Trento “è ormai acclarata la problematica dell’eccessivo numero di esemplari presenti sul nostro territorio rispetto alla sostenibilità del progetto ‘Life Ursus’ e della convivenza tra uomo e orso. Crediamo che occorra riportare il progetto alle originarie previsione, partendo proprio dai territori come la valle di Sole, dove gli esemplari sono in sovrannumero. La prossima settimana incontrerò il ministro competente per la riduzione del progetto ‘Life Ursus’ per arrivare alle previsioni iniziali del progetto, che prevedevano una cinquantina di esemplari”, mentre ora, secondo il dirigente generale della Provincia di Trento, Raffaele De Col, il numero attuale è di un centinaio di orsi presenti sul territorio.

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