“Fino al 31 dicembre 2026, per le predette amministrazioni, per la copertura dei posti delle rispettive articolazioni che rivestono la qualifica di soggetti attuatori del Piano nazionale di ripresa e resilienza, le percentuali di cui all’articolo 19, comma 6, del medesimo decreto legislativo, riferite agli incarichi dirigenziali generali e non generali, si applicano nella misura del 12 per cento”. E’ l’incipit della bozza del dl sulla Pubblica amministrazione che arriva sul tavolo del Consiglio dei ministri di giovedi’. Il decreto prevede le assunzioni nella P.a e nei ministeri che hanno un ruolo nell’attuazione del Pnrr, amministrazioni che “sono autorizzate ad assumere a tempo indeterminato, anche senza il previo esperimento delle procedure di mobilita'”.
Il testo si compone di 30 articoli. Si tratta di circa 3mila assunzioni. 301 all’Interno, 11 alla Cultura, 20 alle Infrastrutture, 210 agli Esteri, 103 all’Agricoltura, 4 all’Ambiente, 4 a Universita’ e ricerca, 2 al Ministero per imprese e made in Italy, 350 funzionari a quello del Lavoro, 142 al Turismo, 49 alla Salute.
“Le regioni, le province ed i comuni, fino al 31 dicembre 2026, possono procedere, nei limiti dei posti disponibili della vigente dotazione organica, alla stabilizzazione – si legge nella bozza -, nella qualifica ricoperta, previo colloquio selettivo e all’esito della valutazione positiva dell’attivita’ lavorativa svolta, del personale non dirigenziale assunto a tempo determinato che abbia prestato servizio per almeno 36 mesi. Le assunzioni di personale di cui al presente articolo sono effettuate a valere sulle facolta’ assunzionali di ciascuna amministrazione disponibili a legislazione vigente all’atto della stabilizzazione.
Le amministrazioni pubbliche – si evince dalla bozza del dl – possono trattenere in servizio il personale dirigenziale “in possesso di specifiche professionalita'” o “conferire incarichi dirigenziali o direttivi retribuiti al personale collocato in quiescenza, per un periodo non superiore a due anni e comunque in misura non superiore al 10 per cento delle facolta’ assunzionali disponibili a legislazione vigente”.
Per le esigenze delle Prefetture-Uffici territoriali del Governo, il ministero dell’interno – si legge – e’ autorizzato per il biennio 2023-2024, ad assumere, con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, non rinnovabile, fino il 31 dicembre 2026, un contingente di 30 unita’ di personale- Presso il dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri e’ istituito l’Osservatorio nazionale del lavoro pubblico con il compito di promuovere lo sviluppo strategico del Piano. Il ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e’ autorizzato per il biennio 202324 a bandire un concorso per titoli ed esami e ad assumere le unita’ di personale a tempo indeterminato appartenenti all’area degli assistenti.
Ci sono poi misure per il potenziamento del ministero della difesa: le unita’ di personale sono incrementate fino a un massimo di 6 unita, misure per il potenziamento della capacita’ amministrativa del Ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, il potenziamento degli organici della Polizia di Stato e del Corpo di Polizia Penitenziaria