Salute

Morti sul lavoro: la Provincia di Caltanissetta sopra la soglia nazionale per infortuni

Redazione 2

Morti sul lavoro: la Provincia di Caltanissetta sopra la soglia nazionale per infortuni

Ven, 28/04/2023 - 09:00

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 Si è concluso in Calabria, in Sardegna e in Sicilia il tour nazionale UGL “La sicurezza è il tuo futuro”, organizzato dal sindacato per presentare i dati emersi dal Report 2022 UGL “La Sicurezza nei e sui luoghi di lavoro”. Le tappe precedenti hanno toccato tutte le altre Regioni italiane per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza di implementare una cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro. 

In valori assoluti, la Regione Sicilia ha sofferto, nel 2022, 50 infortuni mortali; considerando la platea degli occupati (un milione e 311mila unità), l’incidenza è di 38,1 accadimenti per milione di addetti, tre punti sopra la media nazionale.

Nel complesso, la Sicilia è al nono posto nella graduatoria per rischiosità, la terza considerando le sole regioni con più di un milione di occupati. Sono tre le province nelle prime trenta a livello nazionale per rischiosità: Enna (11° posto nella graduatoria, con tre infortuni mortali, 45mila addetti e una incidenza di 65,8 punti), Siracusa (21° posto, con sei infortuni mortali, poco più di 108mila occupati e una incidenza di 55,4 punti) e Catania (26° posto, con 14 infortuni mortali, quasi 277mila occupati e una incidenza di 50,6 punti).

Sopra la media nazionale, anche Caltanissetta (31° posto, con tre infortuni mortali, 63mila occupati e una incidenza di 47,4 punti) e Trapani (36° posto, con cinque infortuni mortali, 116mila occupati e una incidenza di 43,1 punti). Molto vicine fra loro per incidenza, invece, Palermo (57° posto, con dieci infortuni mortali, quasi 319mila occupati e una incidenza di 31,4), Messina (59° posto, con cinque infortuni mortali, più di 162mila occupati e una incidenza di 30,7) e Agrigento (64° posto, con tre infortuni mortali, 109mila occupati e una incidenza di 27,5). In coda, infine, Ragusa (92° posto nella graduatoria nazionale) con un infortunio per più di 110mila occupati e una incidenza pari a 9.

Secondo Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL: “Occorre un deciso impegno delle Regioni, per quanto di loro competenza, ainiziare da un rafforzamento dei controlli atutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, anche attraverso il coinvolgimento degli enti locali, fondamentali per intercettare il lavoro sommerso nel commercio, nell’edilizia e nell’agricoltura”.