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L’ultima folle sfida del web: sesso senza protezioni, perde chi rimane incinta

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L’ultima folle sfida del web: sesso senza protezioni, perde chi rimane incinta

Mer, 19/04/2023 - 19:00

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L’ultima folle sfida del web si chiama “sex roulette”, la roulette del sesso. Coinvolge ragazze giovanissime che consumano rapporti sessuali con partner sempre diversi e senza protezioni e contraccettivi: perde chi rimane incinta, ma la vicenda spesso si conclude con un aborto. Su episodi di questo tipo sta indagando la procura di Brescia, dipartimento soggetti deboli, che ha competenza distrettuale anche sulle province di Bergamo, Cremona e Mantova. Se n’è parlato la scorsa settimana a San Felice del Benaco, nell’incontro organizzato dal comune sul tema “cyberbullismo e pericoli del web”, moderato dal giornalista di BresciaToday Alessandro Gatta, e a cui hanno partecipato Alessio Bernardi, pm a Brescia (dal 2020) e sostituto procuratore per il dipartimento soggetti deboli, nonché referente antiviolenza nell’ambito della rete contro la violenza sulle donne, e Cesare Marini, tecnico informatico che collabora da 25 anni con le procure ordinarie e minorili di tutta Italia, occupandosi di casi di livello nazionale e internazionale.

Non solo “sex roulette”

Il caso della “sex roulette” è solo il più recente di una vasta gamma di “challenge”, anche pericolosissime, culminate negli ultimi anni con l’ormai nota “blue whale” (50 sfide in 50 giorni fino alla più drammatica: la morte), ma che in decine di varianti sono state segnalate in diverse province italiane, tra chi si sdraia in strada e si sposta poco prima che arrivi un’auto, o ancora chi lo fa sui binari del treno. All’incontro di San Felice – organizzato nell’aula magna delle scuole medie – si è parlato anche dei rischi per i più giovani (e non solo) dall’adescamento di minori alla sextorsion, ricatti sessuali in cambio di denaro. Ma anche della piaga del cyberbullismo: un bullismo amplificato che può portare a reati come diffamazione, stalking o peggio all’istigazione al suicidio.

“Il sostituto procuratore Alessio Bernardi, coadiuvato dal tecnico informato Cesare Marini – scrive il sindaco Simone Zuin – di fronte a un pubblico attento per oltre due ore e mezza hanno illustrato i pericoli che stanno dietro a uno strumento meraviglioso com’è il web. Una serata a tratti dura per i contenuti, ma che ha permesso ai presenti di comprendere meglio cosa significa la non gestione delle nuove tecnologie quando sono in mano ai nostri figli, e anche a noi stessi. Un evento da ripetere sicuramente, anche con la presenza dei più giovani per dare ancora nuovi strumenti di difesa e per permetterci di cogliere i segnali di disagio che i nostri figli potrebbero mandarci”.