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Il presidente dell’Inps Tridico: “Senza migranti tra 20 anni conti critici”

“Senza i MIGRANTI tra 20 anni i conti Inps saranno critici. Cambiare la legge Fornero peggiorerebbe ancora il quadro delle pensioni. L’Europa ci dice che nessuno può stare sotto un certo livello di reddito. Il salario minimo, come in larga parte della Ue, è indispensabile e non è alternativo ai contratti collettivi”. Lo dice il presidente dell’Inps Pasquale Tridico a La Stampa. L’Istat la scorsa settimana ha certificato per il 2022 il minimo storico delle nascite in Italia: 392.598 Qual è l’impatto sui conti pubblici e sulle pensioni? “È un numero molto pericoloso per la sostenibilità delle pensioni. Troppo esiguo per garantire in prospettiva il sistema a ripartizione» spiega Tridico. “Con meno 400 mila nuovi nati fra circa 20 anni avremo 230 mila diplomati e 70 mila laureati. Secondo le attuali condizioni, in 150 mila avranno un lavoro”. Troppo pochi per mantenere i pensionati? “Oggi abbiamo 16,5 milioni di pensionati. In prospettiva, con questa demografia, avremo più o meno lo stesso numero di persone che vanno in pensione e che entrano nel mercato del lavoro. Quindi un rapporto di uno a uno. Troppo esiguo”. Quale sarebbe il rapporto più sicuro per i conti dell’Inps? “Diciamo un rapporto di un pensionato ogni lavoratore e mezzo attivo”. Le economie ricche “hanno tutti molti MIGRANTI. Anche noi abbiamo l’esigenza di coprire la domanda di lavori medio bassi da Nord a Sud con gli stranieri. La soluzione non può che essere l’accesso di un’immigrazione regolare e fluida” spiega. 

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