Fatti dall'Italia

Donna stuprata per 3 ore alla Stazione Centrale. Piantedosi a Milano: “Serve garantire sicurezza”

Tre ora in balia del suo aguzzino, che oggi saprà se deve rimanere in carcere per quella violenza sessuale compiuta in almeno tre fasi, l’ultima delle quali in un ascensore che porta ai binari della stazione Centrale di Milano.

Sarà infatti depositata nelle prossime ore la decisione del gip di Milano Patrizia Nobile a carico del ventisettenne di origine marocchina fermato per la violenza sessuale ai danni di una connazionale di 36 anni che, giovedì notte, avrebbe dovuto salire a bordo di un treno per Parigi dopo essere arrivata in città dalla Norvegia.

Intanto altri due casi di violenza in città sono stati denunciati dalle vittime. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sarà nel capoluogo lombardo il 10 maggio per fare un punto sulla situazione delle attività già in atto in città per garantire una maggiore sicurezza, soprattutto nella stazione centrale e nelle zone vicine. “Ci confronteremo sui risultati dei controlli interforze che sono in corso dallo scorso gennaio e che proseguiranno anche nei prossimi mesi” ha detto ribadendo l’impegno “a contrastare e prevenire i reati e a garantire la vivibilità di zone cittadine particolarmente esposte”. “Mi sono sentito con Prefettura e Questura, il ministro tornerà presto a Milano, obiettivamente è un lavoro lungo che richiede tanto impegno” ha spiegato il sindaco, Giuseppe Sala chiedendo che venga aumentata ancora di più la presenza di uomini e telecamere”. “Io non ho mai scaricato su altri le responsabilità – ha aggiunto – È evidente che il ministero è fondamentale, le forze di polizia sono fondamentali nel fare rispettare la sicurezza, però lo sento come un mio dovere”.

La vittima della violenza aveva trovato la stazione chiusa alle 2 e 30 e l’uomo le si era avvicinato, fingendosi gentile e dicendole che anche lui doveva andare in Francia. Era una trappola che la vittima ha ricostruito con fatica con gli agenti della Polfer che svolgono le indagini, anche per le conseguenze delle percosse che ha subito. La prima violenza è avvenuta mezz’ora dopo il suo arrivo in stazione, nei giardinetti antistanti la Centrale; poi è stata trascinata in uno degli ascensori che portano dall’atrio ai binari. Il 27enne è riuscita a trascinarla dentro uno degli ascensori, l’ha bloccata e là dentro ha abusato di lei, picchiandola con violenza, tanto da farla svenire. Il suo dramma è stato registrato dalle telecamere di sicurezza che hanno inchiodato il suo aggressore. Era riuscita, infine, a liberarsi, a scappare e a chiedere aiuto. Ad avvertire gli agenti della Polfer era stata, verso le 5.45, una guardia giurata.

L’uomo era ancora nei pressi, tra i dannati sena fissa dimora che bivaccano in zona. Per lui, irregolare e con diversi alias, il pm Alessia Menegazzo, di turno e che fa parte anche del pool di contrasto alle violenze, guidato dall’aggiunto Letizia Mannella, aveva chiesto la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere: per il pm è pericoloso e potrebbe commettere altre violenze. Gli agenti della squadra mobile stanno indagando anche su altre due denunce. Il primo caso risale a venerdì, quando una clochard di 57 anni, già in precarie condizioni di salute, è stata aggredita in una tenda da campeggio sistemata in piazza Carbonari. La donna aveva accettato l’offerta di un riparo notturno da parte di un altro senzatetto, descritto come un africano sui trent’anni. Ma poi, all’interno della tenda, è stata violentata. La 57enne, che è riuscita a chiedere aiuto a un passante e poi alla polizia, è stata accompagnata oggi alla clinica Mangiagalli, dove i sanitari avrebbero accertato l’avvenuta violenza sessuale. L’altro caso si sarebbe invece verificato in un albergo: una donna ha raccontato di essersi sentita male e di aver subito pesanti molestie da parte di un uomo con cui era stata a cena.

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