Su iniziativa della Società Nissena di Storia Patria e della Fondazione Sicana si è presentato a Caltanissetta, nei locali della Sicilbanca, il romanzo di Salvatore Pasqualetto “Un Amore Negato”.
L’apertura dei lavori è stata affidata ad Antonio Vitellaro, Presidente di Storia Patria Nissena, dopo il saluto del Presidente della Banca G. Di Forti, Giuseppe Martorana ha assunto la giuda dei lavori, affidando il compito di presentare l’opera a Santo Rizzo.
In una sala gremita di pubblico, Rizzo si è soffermato sul testo “la tensione civile e il senso profondo di appartenenza ai luoghi di origine animano il secondo lavoro letterario di Salvatore Pasqualetto, da sempre impegnato nel sociale. Questa tensione sociale si rivela con forza nella sua prima opera “Senza Titolo… Un’Altra Storia” con prefazione di Andrea Camilleri, e non sembra a prima vista possa essere il tema centrale di questa seconda opera che ci presenta ed esplora l’animo di una donna”.
Ed ancora. “Il dramma di Lucia sia pure profondo e sconvolgente alla fine appare come l’occasione per cercare di svelare, scoprire nelle pieghe di una società, come quella siciliana, le violenze di ingiustizie ataviche, spesso frutto di un contesto sociale che non perdona e reprime sentimenti ed emozioni”.
In verità, dice Rizzo, il tema legalitario torna “a condurre via via e in modo preponderante le fila di tutta la vicenda, infatti è così che si infrangono tutti i sogni di giustizia, lealtà, rispetto, evoluzione di una società che si sottrae alle regole per raccontare una storia fatta di sopraffazione, di complicità, di intrighi, di malaffare, e che inevitabilmente fa emergere personaggi controversi, pronti alla complicità perché sedotti dalla voglia di essere protagonisti e di avere il potere di fare ciò che contraddice palesemente il proprio ruolo; infatti in ogni Paese che si rispetta c’è il prete con la sua legge non scritta che si inserisce nel filone del buonsenso, l’opera di bene, e la fiducia nella provvidenza. Tuttavia le leggi non sempre riescono a porre rimedi validi ed efficaci, perché sono anch’esse imperfette come gli uomini che le hanno scritte o che le fanno applicare”.
Conclude affermando: “La vicenda ha il sapore di una scommessa per una Sicilia che possa emanciparsi e vincere i suoi retaggi culturali che la costringono a rimanere fortemente legata al passato, vinta e sopraffatta da una cultura retrograda e votata all’insuccesso ed alla sopraffazione. E’ la pletora di personaggi equivoci: avvocati, preti, sindaci, impiegati, mafiosi che vogliono sovvertire le norme, e gli stessi genitori adottivi che si fanno complici di una illegalità diffusa, di una legge della sopraffazione che aleggia per tutto il paese, creando un ambiente ostile ad ogni possibile cambiamento”.
Durante i lavori è stato proiettato il video di presentazione dell’opera di Pasqualetto su RAI UNO.
si è sviluppato Un importante dibattito a cui ha partecipato l’autore. Sono emersi temi attuali di notevole importanza, fatti che per la loro importanza hanno ispirato la stesura dell’opera. Un’appassionata e coinvolgente discussione sui temi del momento che coinvolgono la Provincia Nissena.
Alcuni brani, sono stati letti da Angela Baiomazzola.