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Caltanissetta, Gesù Nazareno apre la Settimana Santa: torna la processione della Domenica delle Palme

Redazione 2

Caltanissetta, Gesù Nazareno apre la Settimana Santa: torna la processione della Domenica delle Palme

Dom, 02/04/2023 - 08:00

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La Settimana Santa di Caltanissetta è unica nel suo genere per la varietà di riti sacri che si dispiegano dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Pasqua.

La prima processione, curata e seguita da Clero e Popolo, è quella che ripercorre Gesù Nazareno al suo trionfale ingresso a Gerusalemme. Un’entrata che viene metaforicamente rappresentata con il Cristo benedicente su una barca infiorata simbolo di un “pescatore di anime” che non ha mai perso di vista la missione a lui affidata.

La processione inizierà alle ore 19.00 al termine della Santa Messa che sarà celebrata dentro la Chiesa di Sant’Agata, luogo nel quale per tutto l’anno viene custodita, in una teca di vetro, la Statua di Gesù.

La manifestazione, se pur rinnovata nel suo aspetto nella seconda metà dell’Ottocento, affonda le sue radici alla fine del XVII secolo e, anche quest’anno, non si attendono stravolgimenti nel tradizionale rituale. Il corteo seguirà il solito percorso: uscirà dal Bastione del Collegio per proseguire lungo Corso Umberto, via Maddalena Calafato, via Conte Testasecca, corso Vittorio Emanuele e, tornando in corso Umberto, rientrerà nella chiesa di Sant’Agata. Lì verrà accolto dai fuochi d’artificio.

“Gesù sulla Barca”, come viene chiamato confidenzialmente dal popolo, sarà accompagnato da ben due bande musicali “Verdi” e “Albicocco” che precederanno e chiuderanno l’intera processione curata dall’Associazione Gesù Nazareno di cui è presidente Salvatore Giammusso e, per quest’anno, è portabandiera Vincenzo Lo Muto.

Attorno a essa la folla abbraccerà il corteo e la barca con un devoto fervore religioso.

Per comprendere in pieno il significato di questa processione è necessario conoscerne le origini. Nel XVII secolo la chiesa gesuitica di Sant’Agata aveva ben quattro congregazioni religiose fra cui quella Congregazione della Santissima Bambina, che conserva fra le sue usanze la pia pratica dell’esposizione e adorazione del Santissimo Sacramento per quaranta ore, dal pomeriggio della domenica, fino alle 11.00 del Mercoledì Santo.

Nel corso di questo tempo straordinario, le diverse realtà religiose presenti in città, a turno, uscendo dal proprio oratorio si dirigevano alla volta della chiesa madre in un corteo penitenziale accompagnato dal suono incessante dei tamburi, dove, conclusa l’adorazione, si impartiva ai presenti la benedizione che simbolicamente rappresentava il riscatto dei peccati.

La domenica sera, per l’ora di adorazione si recava in chiesa anche la Congregazione della Santissima Bambina, che muovendosi dal collegio gesuitico, si dirigeva in processione presso il duomo, trasportando sulle spalle un letto di fiori su cui era adagiata una statua del Cristo morto, chiamata volgarmente dal popolo: lu sepolcru di sciuri.

Questa consuetudine rimase invariata fino alla seconda metà dell’Ottocento, quando, per ordine del vescovo Giovanni Guttadauro si proibì alle congregazioni, alle compagnie e alle corporazioni religiose, l’ingresso nella chiesa madre, poiché, nel medesimo orario si svolgeva il sermone del quaresimalista.

Ciò portò i congreganti a trasportare il “sepolcro” lungo le strade della città, tuttavia, cambiando la struttura del rituale lo stesso perse il suo significato simbolico, tanto più che il barone Vincenzo Di Figlia di Granara, fece notare il controsenso nel portare in processione l’immagine del Cristo morto nel giorno in cui la Chiesa ricordava il suo ingresso trionfale a Gerusalemme.

A partire dal 1870, pertanto, si decise di sostituire il letto di fiori con la statua del Cristo benedicente, posta su di un monte infiorato.

Ad inizio del XX secolo, a seguito della diminuzione degli iscritti, la Congregazione si sciolse e si creò un comitato formato inizialmente da diverse famiglie, le quali nel 1989 si costituirono in associazione.

E da allora l’Associazione continua a prendersi cura di “Gesù Nazareno”.

Per tutti coloro i quali non potranno vedere di presenza le Processioni e Rappresentazioni Sacre di Caltanissetta potranno seguirle in diretta attraverso le pagine Facebook de “Il Fatto Nisseno”, “Blog Sicilia” e “Riti Settimana Santa Caltanissetta (Sicily)”.

Guarda tutti gli eventi liturgici e manifestazioni culturali organizzate durante la Settimana Santa a Caltanissetta

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