È stata la mostra storico-documentaria “16 ottobre 1943- la Razzia” a concludere il progetto“Diritti negati/Diritti riconquistati”, coordinato, di concerto con il Dirigente Scolastico Vito Parisi, dalla prof.ssa Assunta Gallo Afflitto, responsabile del Dipartimento di Storia dell’I.I.S. “A. Volta”.
Il progetto, di cui sono state destinatarie le classi terze di tutti gli indirizzi dell’Istituto (Liceo Scientifico info-bio, anglo-cinese, Liceo Scientifico Sportivo e Tecnico dei Trasporti), ha visto il coinvolgimento della prof.ssa Giovanna Scarpulla, docente di Materie letterarie al Tecnico Trasporti, e delle altre docenti di Storia del triennio Laura Cumbo, Enza La Piana,Nancy Scimè, Gisella Stagnitto, nonché del dott.re Giorgio Corsino, insegnante tirocinante.
Vario e articolato l’iter formativo previsto dal progetto, che è stato concluso con la mostra inaugurata mercoledì 29 marzo presso l’Auditorium “G. Bufalino”, promossa dalla Fondazione Museo della Shoah e allestita sia con l’organizzazione generale di C.O.R. (Creare Organizzare Realizzare) sia grazie al contributo elargito dalTOLI(The Olga Leyngel Institute di New York),in partnership con il CDEC di Milano(Centro di documentazione Ebraica Contemporanea).
Un evento di alto livello culturale, patrocinato da enti prestigiosi, quali la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Lazio,l’ente Roma Capitale, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Comunità Ebraica di Roma,evento che ha fatto tappa in Sicilia presso il “Volta” di Caltanissetta, presso il Liceo Scientifico “Archimede” di Acireale e il Liceo Classico “Don Colletto “di Corleone.
I tre Istituti, gemellati tra loro grazie ad un’idea progettuale delle docenti di storia Buscemi, Gallo Afflitto e Sciuto, che hanno frequentato il seminario di formazione nazionale organizzato dal CDEC-TOLI, avevano, come fondamentale requisito comune, l’aver svolto un approfondito percorso formativo inerente alla Shoah, con duplice obiettivo: da un lato, guardando al passato, analizzare le radici storiche dell’antisemitismo con le relative discriminazioni conseguenti alla persecuzione antiebraica attuata durante la Seconda guerra mondiale; dall’altro, guardando all’attualità, indurre gli studenti a riflettere sul senso e il valore dei Diritti Umani, nonché sull’importanza del loro rispetto e delle loro difesa nel mondo odierno.
Un percorso ricco, caratterizzato da attività varie e coinvolgenti: lezioni propedeutiche tenute dai docenti del “Volta” coinvolti, incontri con testimoni ed esperti esterni in collaborazione con le scuole partner del progetto, visite guidate dei luoghi della Sicilia ebraica, attività laboratoriali di gruppo. Tra i momenti più solenni, l’ascolto della testimonianza di Edith Bruck, sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti, il cui emozionante intervento è stato inserito nell’evento online organizzato lo scorso 24 gennaio dalla Fondazione Museo della Shoah di Roma, a cui hanno partecipato diverse scuole provenienti da tutta Italia. Altro momento emozionante per gli studenti l’aver preso parte,accompagnati dalle docenti Gallo Afflitto e Scarpulla,all’incontro con le sorelle Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, e con Mario Di Simone, loro cugino. L’evento, tenuto lo scorso 21 marzo presso il Teatro Massimo di Palermo e organizzato dall’USR (Ufficio Scolastico Regionale) e dalla Fondazione Museo della Shoah, ha registrato la partecipazione di circa mille studenti provenienti da tutte le scuole siciliane, e ha avuto come momento clou le testimonianze dei protagonisti, e in particolare quella del signor Di Simone, il quale ha raccontato la storia del fratello Sergio, vittima degli esperimenti condotti sui bambini dai nazisti.
Altre pietre miliari del percorso, l’evento “La staffetta dei diritti”, un incontro on line in cui il gruppo del “Volta” ha condiviso le proprie riflessioni con quelli delle altre due scuole siciliane coinvolte, e la performance presentata presso l’Istituto il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria: dopo aver approfondito varie storie di vittime della Shoah,gli studenti, guidati dalle docenti, hanno scelto quelle di Elena Bachi, Nedelia Lolli Tedeschi ed Elena Recanati, tre donne poco conosciute: la loro tragica vicenda biografica è stata trasformata poi in monologhi teatrali, applauditissimi dalle classi dell’Istituto, che hanno assistito allo spettacolo del 27 gennaio, finalizzato a rafforzare l’impegno di tutti contro le discriminazioni e la violenza.
Ultima fase del progetto“Diritti negati/Diritti riconquistati” è stata la mostra “16 ottobre 1943- la Razzia”, che, attraverso un vario e prezioso corredo documentaristico e fotografico, punta il focus su uno degli episodi più traumatici non solo della storia della città di Roma, ma anche di quella dell’Italia intera: la razzia del 16 ottobre, che portò alla deportazione più di 1000 persone, tra uomini, donne e bambini. La mostra ha visto gli studenti protagonisti assoluti sia durante la cerimonia di inaugurazione, sia nei giorni di esposizione: preparati dall’intenso lavoro propedeutico delle docenti, gli allievi hanno assunto il ruolo di ciceroni e, ciascuno a turno, hanno spiegato alle loro compagne e ai loro compagni di 22 classi dell’Istituto e al pubblico intervenuto i pannelli esposti e divisi in tre gruppi: il primo, il cui elemento di spicco sono alcune pagine di diario, riguardante la vita quotidiana degli Ebrei di Roma, già ghettizzati e discriminati dalle leggi razziali; il secondo, che mostra documenti militari e civili, foto, immagini relativi alla deportazione, e il terzo consistente in una triste galleria fotografica dei deportati, affiancata dalle foto e dalla biografia delle sedici persone le uniche che, tra tutti, riuscirono a salvarsi.Un percorso di forte impatto e di evidente valore storiografico, arricchito dalla sensibilità dei docenti e degli studenti, elogiati dal Dirigente Parisi per la loro capacità di autonomia organizzativa; il Dirigente, intervenendo durante l’inaugurazione, ha anche lodato il progetto per la sua trasversalità, essendo state coinvolte le terze classi di tutti gli indirizzi del “Volta”, sottolineandone il valore formativo garantito dall’impegno e dalla professionalità della prof.ssa Gallo Afflitto, coordinatrice dell’attività, e di tutte le altre docenti coinvolte. La cerimonia, presentata dagli studenti e intervallata da intermezzi musicali, è stata conclusa dall’intervento della prof.ssa Gallo Afflitto, che si è soffermata sull’imprescindibile linea che unisce il passato, il presente e il futuro, e che induce i docenti a calibrare verso l’attualità la didattica della Storia, specialmente di quella più recente.
Suggello finale del progetto l’incontro svolto il 1° aprile tra alcuni studenti non direttamente coinvolti nel progetto e la dott.ssa Patrizia Baldi, responsabile della didattica del CDEC di Milano, incontro che ha consentito la condivisione dell’intensa attività conclusa e un momento di riflessione collettiva sul tema sempre attuale dei diritti umani.