il Fatto Siciliano

Sicilia, cresce l’adesione per “Un albero per il futuro”: i Carabinieri come presidio di legalità

Il Comune di Enna ha aderito all’iniziativa “Un albero per il futuro”, promossa dal Comando per la Tutela della Biodiversità e dei parchi dell’Arma dei Carabinieri in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e Fondazione “Falcone”.

Alla consegna e alla successiva collocazione a dimora della talea di ficus macrophilla creata dalla duplicazione dell’Albero Falcone che cresce davanti a quella che era l’abitazione del Giudice in via Notarbartolo a Palermo erano presenti tra gli altri il Sindaco di Enna, Maurizio Di Pietro, il Vice Sindaco Francesco Comito, l’Assessore Rosalinda Campanile e il Tenente Colonnello Giuseppe Micalizzi, Comandante del Reparto Biodiversità di Reggio Calabria. Il momento altamente simbolico si è tenuto nella piazza antistante la sede del Comune di Enna con la partecipazione di autorità e cittadini ennesi, ma soprattutto di una folta rappresentanza di studenti delle scuole ennesi, tra cui quelli del Liceo Artistico, i quali in diretta hanno decorato il vaso ove è stata collocata la pianta, con frasi e disegni sulla legalità.

Il progetto “Un albero per il futuro” vuole creare un grande bosco diffuso in tutta Italia, che, formato dalle giovani piante messe a dimora dagli stessi studenti, tratterrà una grande quantità di anidrite carbonica, contrastando il cambiamento climatico e rappresentando, nello stesso tempo, un segno tangibile della diffusione della cultura della legalità.

Gli studenti, a cui è affidato il compito di curare le talee ricevute in dono, potranno monitorare l’implementazione del bosco diffuso e verificare la quantità di anidrite carbonica “stoccata” dalle piante attraverso un’apposita applicazione. Proprio i Carabinieri del Centro Nazionale per la Biodiversità Forestale di Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo, hanno infatti prelevato delle porzioni di ramo da questo albero straordinario riuscendo a riprodurre, in laboratorio e per talea, delle copie geneticamente identiche della pianta originale.

Si tratta di una iniziativa triennale rivolta ad Enti e Scuole di ogni ordine e grado, promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e prevede la messa a dimora di ogni piantina direttamente da parte degli alunni che avranno il compito successivamente di occuparsene seguendole nelle varie fasi della loro crescita

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