“Adesso basta. Non ho alcun interesse personale, di partito o di carriera. Sono qui per fare il bene della mia città e leggere falsità e strumentalizzazioni sulla stampa o sui social network è diventato francamente inaccettabile. Non voglio entrare in polemica con il Partito democratico di San Cataldo, ma quel partito, è evidente, soffre una crisi profonda di identità e di valori. C’è qualche militante del Pd, evidentemente, che ha a cuore soltanto la propria carriera, la propria immagine riflessa nello specchio e vive la politica come una continua campagna elettorale, da una passerella all’altra. Nelle scorse elezioni la città ha votato anzitutto un Sindaco e poi una squadra. Quella squadra è ancora al lavoro, in silenzio. C’è chi invece farnetica di tradimenti e incomprensioni per sottrarsi al lavoro quotidiano.
Credevo che il partito democratico fosse un gruppo giovane, pieno di passione, ma la loro attività politica non è stata coerente con gli obiettivi e i propositi che c’eravamo dati in campagna elettorale.
Ho sempre ripetuto che la politica non si fa contro qualcuno, ma per il bene di tutti.
È per questo che ho sempre rifiutato una politica fatta di ambizioni e personalismi. La campagna elettorale è finita, anche quella per le elezioni regionali, ed è arrivato il momento per qualcuno di comprenderlo e mettersi l’animo in pace. Da oltre un anno ci spendiamo per il bene della città. Ci impegniamo quotidianamente con il gruppo che ha vinto le elezioni, ma anche con tutti quelli che hanno condiviso un semplice obiettivo: lavorare per la città.
Un Sindaco non ha colore, non è un partigiano.
Questo è il modo con cui abbiamo operato e vogliamo continuare ad operare.
Una politica fatta di obiettivi, di cose da fare, dall’organizzazione della Settimana Santa, fino ad arrivare ai finanziamenti per la prossima agenda urbana. Dobbiamo lavorare per migliorare il servizio di igiene urbana, lavorare per il risanamento finanziario dell’Ente, e ancora, pensare a strumenti di valorizzazione del nostro territorio.
La politica si fa su progetti concreti, non sulle chiacchiere o sulle antipatie rispetto a questo o quell’assessore. Questo era il metodo che ci eravamo dati in campagna elettorale, chi non condivide questo modo di agire è giusto che si faccia da parte. Perché allora il Pd abbandona la nave? Perché chiedono di cambiare qualche assessore antipatico? Perché qualcun altro vuole fare l’assessore? Perché?
Vi confido di non averlo ancora capito. L’unica cosa che è certa è che il partito democratico lascia perché le Spighe hanno lasciato.
Attenzione: rispetto per le scelte di tutti, ma che ciascuno si assuma la responsabilità delle proprie azioni. In un momento così complicato, quando ci accingiamo ad elaborare il bilancio, a pensare a risorse per la città, per la cultura, per lo sport, per la manutenzione degli immobili e delle strade, ci sono forze politiche che si sottraggono alle proprie responsabilità e preferiscono fare una politica che si riduce a biechi e vergognosi personalismi. Anche oggi, se il cittadino volesse venire in Comune, mi troverà con le stesse persone che hanno condotto la nostra campagna elettorale a lavorare su progetti concreti. La città ci ha dato un mandato, un mandato semplice, amministrare. Chi non ritiene di poter svolgere questo ruolo è giusto che si faccia da parte”. Questo il commento del sindaco di San Cataldo a seguito delle dimissioni dell’assessore Gabriele Amico.