MUSSOMELI – Il 21 marzo 2023, primo giorno di primavera, ha avuto luogo una interessante visita guidata dell’I.I.S. “G.B. Hodierna” di Mussomeli a Santo Stefano Quisquina. Gli studenti delle classi prime e seconde, accompagnati dai loro docenti, hanno visitato per l’intera giornata il caratteristico borgo e ne hanno potuto ammirare le bellezze artistiche, storiche e culturali. Nel corso della mattinata hanno visitato il celebre eremo di Santa Rosalia alla Quisquina, costruito nelle vicinanze della grotta in cui si rifugiò per gran parte della sua vita Santa Rosalia, la vergine palermitana. Esso è posto a 986 m s.l.m. ed è caratterizzato da uno stile architettonico definito ambientale poiché costruito e cresciuto a tappe quasi in maniera organica e che ben si compenetra con l’ambiente circostante; l’eremo comprende, oltre alla “grotta”, la chiesa, la cripta e gli ambienti conventuali come le celle, la cucina ed il refettorio. La storia dell’eremo ha inizio nel 1624 quando, poche settimane dopo la scoperta dei resti della Santa nella grotta del monte Pellegrino a Palermo, due muratori palermitani il 25 agosto trovarono la grotta e l’epigrafe nel secolare bosco della Quisquina. Qualche anno più tardi, il mercante genovese Francesco Scassi, viene a conoscenza della storia di Santa Rosalia e della grotta così, decise di venire in Sicilia e di investire tutto il suo denaro nella costruzione dell’Eremo. Dopo avere edificato la chiesa, delle cellette, una cucina e una stalla, decise di ritirarsi e di vivere con altri tre uomini qui in quest’eremo da lui costruito. Da questa scelta eremitica nascerà una congregazione indipendente di frati devoti a Santa Rosalia che con il tempo diventerà del tutto autosufficiente: il frantoio, il granaio, la calzoleria, la falegnameria e quant’altro si trova all’interno dell’Eremo. Nel corso del Settecento l’Eremo della Quisquina è uno dei più rinomati di tutta la Sicilia. Il 5 giugno 2015, alla presenza dell’Arcivescovo della Diocesi di Agrigento, Cardinale Francesco Montenegro, viene inaugurato “L’Itinerarium Rosaliae”, un sentiero lungo 180 km che collega i due principali Santuari di Santa Rosalia, quello della Quisquina con quello di Monte Pellegrino a Palermo. Si tratta di un sentiero realizzato dalla forestale che ripropone un itinerario naturalistico, attraverso numerosi paesi e riserve naturali del palermitano e agrigentino, che sebbene non ripercorre la storicità della strada percorsa dalla Santa, ne propone una alternativa camminabile e attrattiva per i centri attraversati e per le ricchezze naturalistiche percorse. Nel pomeriggio i ragazzi hanno visitato il bellissimo Teatro di Andromeda, che è stato realizzato a quasi mille metri di altezza e costituisce una vera opera d’arte en plen air. Il teatro è opera di Lorenzo Reina ed è stato costruito sulla base dell’esperienza da lui avuta come pastore negli stessi luoghi in cui sorge ora il teatro. Dove prima sostavano le pecore per ripararsi dal sole cocente, si trovano oggi 108 blocchi cubici di pietra disposti come le 108 stelle che compongono la costellazione di Andromeda. Ci sono voluti 30 anni per la creazione di un teatro che è parte integrante del paesaggio che lo circonda. Parte della storia di Lorenzo e oggi di tutta la Sicilia. E se i teatri sono solitamente dei luoghi privilegiati in cui assistere alla messa in scena di opere o balletti, il Teatro Andromeda è il luogo da cui ammirare lo spettacolo della natura, lo spettacolo della campagna siciliana. Nel teatro i ragazzi hanno potuto ammirare i bellissimi giochi di luce che si producono in questa struttura unica durante un giorno particolare come l’equinozio di primavera. La visita è stata arricchita dalla magnifica accoglienza e dalla squisita accoglienza e ospitalità della Amministrazione comunale di Santo Stefano Quisquina nella persona dell’Assessore alle politiche giovanili Madonia in rappresentanza del Sindaco e dell’intera Giunta comunale.
Mussomeli, studenti dell’Hodierna in visita al borgo di Santo Stefano Quisquina
Gio, 23/03/2023 - 08:21
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