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Lo scrittore e poeta acquavivese Calogero Sorce ha pubblicato il libro “Apparizioni della Madonna a Acquaviva Platani, Anno Domini 1950”

Carmelo Barba

Lo scrittore e poeta acquavivese Calogero Sorce ha pubblicato il libro “Apparizioni della Madonna a Acquaviva Platani, Anno Domini 1950”

Mer, 01/03/2023 - 11:18

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ACQUAVIVA PLATANI – Il poeta e scrittore acquavivese Calogero Sorce, attualmente residente a Venaria Reale (TO), ha pubblicato il libro “Apparizione della Madonna a Acquaviva Platani, anno domini 1950”. Il libro tratta delle apparizioni della Madonna ad una pastorella di dodici anni di Acquaviva Platani, avvenute nel 1950. Dal prologo del libro: “Non posso lasciare cadere nell’oblìo una pagina di storia del mio paese, un paesino a cui tengo tanto e che è stato la culla dei miei anni più belli, Acquaviva Platani in provincia di Caltanissetta. Il mio è un paese adesso di circa mille anime, ma all’epoca dell’evento, nel 1950, ne contava circa tremila e cinquecento, incominciando poi la popolazione velocemente a declinare con l’emigrazione, sino ad arrivare al numero esiguo odierno. Il mio paese adesso è poco più di una borgata ma è sempre pieno di misticismo e solarità. Un particolare evento l’ha fatto saltare in cima alla cronaca nell’ “anno domini 1950”, quando la Madonna apparve a un’umile e semplice pastorella di dodici anni, di nome Pina Mallia, per otto volte tra il 14 marzo e il 15 aprile del 1950: cinque volte in Contrada Casalicchio nel territorio di Cammarata (AG) e tre volte ad Acquaviva Platani (CL). Il 15 aprile 1950 alle ore 14,00 si è verificato anche “il fenomeno solare”, come quello di Fatima, segno richiesto alla Madonna come conferma delle sue apparizioni. Pagina di storia religiosa questa che non appartiene solo al mio paese ma altresì alla Sicilia tutta. Se adesso chiedo alla gente del paese di Acquaviva, di Mussomeli, di Mezzojuso o di altri paesi limitrofi, del fatto di allora quasi nessuno più se ne ricorda, perché come un detto dice: “verba volant”, le parole volano e si perdono col tempo. Finché c’è memoria tutto vive ma quando si perde la memoria si perde tutto il passato, e perdere il passato è come perdere una parte di noi stessi, è come se un albero perdesse le sue radici. Le parole si perdono nel vento fugace del tempo e il ricordo svanisce, ed ecco allora che mi immergo nello “scripta manent”, gli scritti rimangono”. E nella mia scrupolosa ricerca sono due le opere che sono riuscito a recuperare e le citerò per intero e fedelmente in questo mio libro, perché sono opere documentali e come tali vanno riportate, e senza in esse nulla omettere o aggiungere di mio. Niente avviene per caso nella vita e sono sicuro che Qualcuno più in alto di noi ha voluto, e fatto si, che io scrivessi questo libro affinché potessi riportare i fatti alla luce e tenerli vivi e fare in modo che i posteri li potessero conoscere e che mai più potessero dimenticarli”. Il volume al momento non è reso disponibile in quanto l’autore vorrebbe fare prima la relativa presentazione presso il proprio paese di origine. L’edizione è stata curata da “Billeci Edizioni”.