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Italia, pagamenti digitali anche per spese minori: Caltanissetta, terza in Italia come scontrino medio più basso

Redazione

Italia, pagamenti digitali anche per spese minori: Caltanissetta, terza in Italia come scontrino medio più basso

Mar, 28/03/2023 - 09:16

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In Italia il trend del cashless non conosce battute d’arresto tanto che nel 2022 i pagamenti senza contanti crescono in quasi tutto il paese, come dimostrano i valori medi sempre più bassi delle transazioni digitali nelle province del Nord, del Centro e del Mezzogiorno e sono i bar ed i club i luoghi dove maggiormente si usa il pagamento digitale

Rispetto al 2021 lo scontrino medio cashless a livello nazionale è diminuito dell’8%, attestandosi sulla cifra di 40,4€:Cagliari è la provincia con lo scontrino medio più basso, pari a 33,5 euro, seguita da Bologna (35 euro) eCaltanissetta(35,1 euro). In fondo alla classifica si posizionano Savona (77,8 euro), Siena (55,7 euro) e Grosseto (51,3 euro), che sono le province con il ticket medio cashless più elevato. 

I settori in cui gli scontrini digitali sono più bassi sono bar e club (14,9 euro), tabaccherie (21,4 euro) e fast food (22 euro), a indicare un maggiore utilizzo di pagamenti digitali anche per spese minori e in esercizi tradizionalmente associati ai contanti. Sono alcuni dei risultati dell’Osservatorio Scontrini Cashless 2023 di SumUp, la fintech leader nel settore dei pagamenti digitali e soluzioni innovative cashless, che ha analizzato i valori degli scontrini medi cashless degli ultimi due anni nelle diverse province italiane. 

Per trovare gli scontrini medi cashless più bassi – dopo Cagliari, Bologna e Caltanissetta, che impegnano il podio della classifica – bisogna recarsi a Lodi (35,9 euro), Livorno (35,8), Taranto (36), Palermo (36), Catania (36,2), Oristano (36,2) e nella provincia di Barletta-Andria-Trani (36,5). Una Top Ten che premia dunque in maggioranza i territori del Sud e Isole, con sole tre province del Centro-Nord del paese. Al di fuori delle prime dieci, le province del Nord con il biglietto medio più ridotto sono Genova, in dodicesima posizione con 36,6 euro, Torino, tredicesima con 36,7 euro, e Ferrara, quindicesima con 37,4 euro. La prima città del Centro Italia, dopo Livorno, si trova solo alla 39° posizione, dove si colloca Frosinone (39,6 euro), seguita da Viterbo (40,5 euro) e Latina (40,7 euro ), rispettivamente al 50 ° e 51° posto. 

L’ L’Osservatorio Scontrini Cashless di SumUp ha analizzato anche le province dove il calo del ticket medio digitale è stato più evidente. A guidare questa classifica è Trieste, con una flessione del 28,8% rispetto al 2021, seguita da Parma, con una figura del 22,5%, e Ancona, dove lo scontrino è sceso del 19,5%. Dall’altro lato della classifica, Enna (+5,8%), Napoli (+3,8%) e Vibo Valentia (+1,5%) sono le uniche province in cui la transazione media cashless è aumentata. Nel 2022 gli esercizi commerciali con gli scontrini medi cashless più bassi sono stati bar e club (14,9euro), seguiti da tabaccherie (21,4euro) e fast food (22euro). Dentisti (198,6euro), Hotel e strutture ricettive (164,6euro) e servizi di consulenza (134,1euro), invece, sono i settori che registrano i valori più elevati. Nel confronto con il 2021, i fotografi sono gli esercenti che segnalano il calo più significativo dello scontrino medio cashless (-44%), seguiti dalle librerie (-23,9%) e dalle tabaccherie (-23,2%). La cosmesi è il settore più in controtendenza, con una crescita del ticket digitale del +79,2%.