Salute

Cultura e libri. Leggere per esplorare nuove realtà e rafforzare la salute

Nunzia Caricchio

Cultura e libri. Leggere per esplorare nuove realtà e rafforzare la salute

Mer, 01/03/2023 - 11:58

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L’etimologia del verbo “leggere” si riconduce al latino “legere”, che trova affinità nel greco λέγω (lego), con il significato di raccogliere o dire.

Raccogliere, dunque, lettere, dar loro corpo con il suono della voce e trarre da loro molteplici significati. Eppure, l’azione di leggere non include soltanto la comprensione di un testo, ma coinvolge la persona nella sua totalità, ovvero mette in atto meccanismi non solo fisici e cognitivi, ma anche emozionali.

Leggere fa bene alla salute. Diverse sono state le ricerche scientifiche che hanno osservato, analizzato e provato che l’azione di leggere fa bene non soltanto alla salute, ma promuove alla socialità e gioca ruolo importante nell’educazione. Difatti, nonostante l’era altamente tecnologica che ci troviamo a vivere, è bene avvicinare i bambini alla lettura sin dalla tenera età, affinché possa essere una componente quotidiana. Tuttavia, non deve rappresentare un obbligo o un’imposizione.

Fatto sta che nel momento in cui ci si accinge a leggere avviene una diminuzione della tenzione muscolare con un conseguente rallentamento del battito cardiaco; nonché la mente viene stimolata e, dunque, rallenta il naturale processo dell’invecchiamento.

Leggere ci permette di esplorare nuove realtà, di conoscere mondi che, altrimenti, fisicamente, non potremmo conoscere; mette in relazione chi scrive e chi legge seppur non si conoscano realmente.

Leggere migliora il linguaggio, le conoscenze; amplia il vocabolario, perfeziona la memoria; rende più forte la capacità analitica del pensiero e migliora il livello di attenzione e di concentrazione; influenza in modo positivo l’abilità di scrittura; riduce lo stress e, soprattutto, attiva le emozioni.

Il rapporto tra lettura di libri e benessere è equilibrato, positivo. I lettori di libri sono consapevoli di essere più sereni rispetto ai non lettori; riescono, inoltre, ad avere pensieri più propositivi e mettono al primo posto l’attività di lettura nel loro tempo libero.

In particolare, leggere disintossica dal digitale, che può essere definito come una dipendenza capace di distruggere i rapporti sociali e affettivi.