Caltanissetta. Policlinico universitario. I Circoli Pd “Faletra” e “Libertà”: “Le parole non bastano più se non seguite da fatti ed impegni concreti”

CALTANISSETTA. Riceviamo e pubblichiamo nota del Circolo PD Guido Faletra e del Circolo PD Libertà a firma, rispettivamente di Carlo Vagginelli e Giancarlo La Rocca sulla questione legata all’istituzione del Policlinico Universitario a Caltanissetta.

“Abbiamo seguito attentamente la seduta del Consiglio Comunale di lunedì pomeriggio, come avevamo già partecipato al Sit-in promosso il 18 febbraio dall’associazione Caltanissetta Si Cura. Dalla partecipazione a questi appuntamenti abbiamo ricavato un’ulteriore conferma della centralità che la tutela della salute riveste per tanti nisseni, e dell’importanza che la realizzazione di un Policlinico universitario a Caltanissetta potrebbe avere per lo sviluppo del nostro territorio.

Non possiamo quindi che apprezzare la buona volontà manifestata dal Consiglio Comunale nel chiedere un intervento del governo regionale affinché Caltanissetta venga individuata quale sede del Quarto polo sanitario e del Policlinico universitario. Ad un anno di distanza dall’inizio di questa discussione, però, dobbiamo dirci che le parole non bastano più. Al contrario, se non seguite da fatti ed impegni concreti rischiano di tramutarsi in vuota retorica. Non possiamo dimenticare, infatti, che già il 5 maggio 2022 il Consiglio Comunale di Caltanissetta aveva adottato un ordine del giorno con il quale si impegnava a:

  1. seguire l’iter per l’istituzione del Policlinico del Centro Sicilia a Caltanissetta;
  2. sollecitare e vigilare per l’eventuale ed effettivo adeguamento dell’Ospedale S. Elia alla normativa vigente sui DEA di II livello.

A parecchi mesi da quella pregevole dichiarazione di buone intenzioni non è seguito alcun atto rilevante, né sul fronte del Policlinico, né sul fronte del miglioramento del servizio sanitario. Anzi, a ben vedere le condizioni dell’Ospedale S. Elia rimangono particolarmente critiche ed i servizi erogati restano largamente insufficienti.

Non siamo i soli a constatarlo. Solo un mese fa l’associazione nazionale Cittadinanzattiva ha pubblicato un report da cui emerge che il nostro territorio ha il più alto squilibrio nazionale tra ginecologi ospedalieri e popolazione residente (1 ogni 40.565 abitanti), un dato 17 volte peggiore rispetto a quello di Roma. Qualcosa di simile vale anche per i cardiologi ospedalieri (1 ogni 36.941 abitanti). Restano immutati, inoltre, i disservizi lamentati da associazioni locali, sindacati e dallo stesso personale sanitario, dalle liste di attesa alla carenza di anestesisti, alla mancata o tardiva riattivazione di reparti di importanza strategica.Di fronte a questa situazioneil primo obiettivo da perseguire dev’essere il potenziamento del S. Elia, condizione necessaria anche per la futura istituzione del Policlinico universitario.

Per rafforzare il nostro Ospedale, peraltro, non bastano risorse, personale e migliori scelte manageriali. Serve un intervento complessivo sul sistema sanitario territoriale, dalla medicina di base a quella preventiva, passando per il ruolo delle Case di comunità e degli altri Ospedali della provincia, senza dimenticare le politiche di integrazione sociosanitaria. Su tuttiquesti temi occorrerebbero impegni precisi ed atti conseguenti, in profonda discontinuità con le scelte politiche ed amministrative che hanno portato al declino di questi anni.

Accanto e contestualmente a tutto ciò occorre portare avanti la vertenza per l’istituzione nella nostra città del quarto Polo sanitario regionale e del quarto Policlinico.

Sul punto condividiamo quanto già espresso da tanti, a partire dal Gruppo di lavoro animato da tanti giovani, per proseguire con le Associazioni Caltanissetta Si Cura e Noi per la Salute. L’Università Kore di Enna ha tutto il diritto di istituire un suo Policlinico ricorrendo a risorse proprie, come accade per il Policlinico Gemelli dell’Università Cattolica, per il San Raffaele, per l’Humanitas. La Regione Siciliana, però, deve fornire un servizio che sia rivolto a tutti i cittadini e gli studenti della Sicilia centrale, anche a quelli che non possono permettersi rette annuali di parecchie migliaia di euro.

Per questo serve un intervento economico e politico a sostegno dell’Università di Palermo, affinché la nostra città – che ne ha tutti i requisiti – possa divenire sede di Policlinico.Anche in questo caso, però, servono scelte di fondo ed atti intermedi conseguenti. È quindi il momento di andare oltre le semplici dichiarazioni di intenti, adottando un cronoprogramma preciso con azioni e tempistiche ben definite.

Serve un piano operativo puntuale e credibile, che precisi le risorse ele tempistiche necessarie per il potenziamento di tutti reparti ospedalieri, che indichigli spazi da destinare alle facoltà(a partire dall’ex Ospedale Vittorio Emanuele quale sede universitaria), che precisi il modello di governo ed i canali di finanziamento del nuovo Policlinico. Sulla scorta di ciò, il Consorzio Universitario dovrebbe adottare un atto di indirizzo con il quale interessare l’Università di Palermo affinché questa si attivi – insieme al Governo regionale – per la realizzazione del quarto Policlinico a Caltanissetta.

A fronte di un’iniziativa di questa natura sarebbe la regione a doversi assumere la responsabilità di una scelta che privilegi la formazione universitaria privata a dispetto di quella pubblica. Insomma, sulla sanità e sul Policlinico riteniamo sia necessario passare rapidamente dalle parole ai fatti, interessando direttamente il vertice del Governo regionale e l’Università di Palermo,proponendo un programma concreto e chiedendo atti conseguenti. Su questi temi il Partito Democratico di Caltanissetta è e sarà dalla parte della città, al di là di ogni appartenenza. Costi quel che costi”.

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