Il cuore roccioso della Sicilia si è aperto a migliaia di visitatori nelle Giornate FAI di Primavera a Caltanissetta e a Mussomeli, offrendo le sue bellezze artistiche, culturali, enogastronomiche, nei due itinerari che hanno animato sabato 25 il capoluogo nisseno e domenica 26 la città del castello manfredonico.
“Sui passi di Goethe: il grand tour nella Sicilia del ‘700” l’itinerario che si è snodato nel centro storico di Caltanissetta, ripercorrendo la visita che nel 1787 Goethe volle realizzare, deviando per primo verso l’interno l’itinerario classico del Grand Tour ed immergendosi in un paesaggio inedito, di cui ha analizzato l’economia e la geologia con acuto interesse di studioso. Dall’atrio del palazzo del Carmine, in cui una targa di marmo ricorda la visita del genio tedesco, alla chiesa barocca di S. Agata, con i suoi altari coloratissimi di marmi mischi che raccontano le missioni dei Gesuiti in tutti i continenti del mondo e l’altare di S. Ignazio con il paliotto segreto che custodisce il reliquiario ed il corpo intatto di S. Aurelio, aperto ai visitatori per l’occasione. Passati dalla Locanda del Gallo, dove Goethe avrebbe alloggiato, il percorso ha condotto centinaia di visitatori (10 gruppi in dieci turni mattina e pomeriggio) nella piazza principale dove si fronteggiano la chiesa di S. Sebastiano, la cui cripta, di recente portata alla luce, è stata aperta ed illuminata, ripercorrendo le fasi della imbalsamazione dei cadaveri in uso fino al XVIII secolo, e la cattedrale di S. Maria la Nova, capolavoro del ‘700, con il maestoso ciclo di affreschi del fiammingo Guglielmo Borremans e la salita dei cento gradini del campanile, dal quale si ammira un inedito panorama del centro storico nisseno.
Inoltre, nella Sala degli oratori di Palazzo Moncada, l’architetto Giuseppe Saggio ha tenuto una lezione sulla Caltanissetta del ‘700 e la visita di Goethe.
Impareggiabili gli studenti “apprendisti ciceroni” delle scuole superiori nissene: Liceo Classico “R. Settimo” guidati dalla prof. Aurelia Speziale, Liceo Scientifico “A. Volta” guidati dalle prof. Edvige Presti e Ornella Di Marca, Liceo Artistico “Manzoni-Juvara” guidati dalla prof. Sabrina Lo Celso e Liceo Artistico regionale “R. Assunto”. La collaborazione con le scuole, la disponibilità dei dirigenti scolastici e dei docenti, sono stati la carta vincente della giornata nissena, che ha offerto anche il servizio inclusivo della versione LIS (Lingua dei Segni Italiana) a cura di Yrene Ceccarelli.
Domenica 26 il team del FAI provinciale, guidato dalla Delegata prof. Giulia Carciotto, si è spostato a Mussomeli, con un’esperienza di travolgente entusiasmo di oltre 1500 visitatori da ogni parte della Sicilia, nei due luoghi offerti ai visitatori: il castello manfredonico e l’area archeologica di Polizzello (aperta per la prima volta) con l’antico borgo rurale. Le atmosfere della storia sono state riproposte dalla performance teatrale del Centro Arnia e dall’animazione di decine di attori in costumi d’epoca, dai nobili castellani ai contadini del borgo, degustando anche i cibi tipici di queste terre in una esperienza full immersion di grande suggestione.
Anche a Mussomeli gli studenti sono stati protagonisti: gli Istituti “Virgilio” e G.B. Hodierna” hanno curato l’illustrazione dei siti e ricordato il patrimonio di racconti e leggende che da secoli fa parte dell’immaginario collettivo locale.
Fondamentali le sinergie del FAI con gli attori istituzionali: i Sindaci Roberto Gambino (Caltanissetta) e Giuseppe Catania (Mussomeli) hanno offerto un importante supporto logistico e promozionale all’evento, condividendo la mission che affida la prospettiva dello sviluppo socio-economico proprio alla valorizzazione del territorio e del suo patrimonio culturale e ambientale. La Soprintendente ai BB.CC Daniela Vullo e il Direttore del Parco Archeologico Luigi Gattuso hanno curato con altrettanta disponibilità gli aspetti di loro competenza.
L’art. 9 della nostra Costituzione “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione” ha vissuto autenticamente nella quotidianità di un territorio finalmente valorizzato, grazie all’impegno del FAI, dei suoi volontari, dei giovani e delle risorse di conoscenza che sono state messe in campo, attivando un altro passo di un percorso di rinascita che continuerà con entusiasmo e determinazione.