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Caltanissetta, Centro Storico. Vincenzo D’Oca: “Pieno di crimini e dimenticato dalla politica”

Redazione

Caltanissetta, Centro Storico. Vincenzo D’Oca: “Pieno di crimini e dimenticato dalla politica”

Ven, 10/03/2023 - 09:15

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Vincenzo D’Oca, Presidente del Consorzio denominato Centro Commerciale Naturale Centro Storico di Caltanissetta, a seguito dell’ennesimo scasso a danno di un negozio su una via principale e di passaggio del centro storico sottolinea la viva preoccupazione degli esercenti e dei cittadini in merito alla situazione sempre più critica dell’area.

E questa volta, dopo le numerose denunce verbali alle isituzioni del territorio o le considerazioni attraverso i social, il Presidente ha scelto di rivolgersi al Prefetto di Caltanissetta, Chiara Armenia.

“Ci corre l’obbligo di ricordare – scrive – che nel corso di questi anni abbiamo ripetutamente manifestato e sollecitato tutte le Istituzioni cittadine avendo riscontrato che il territorio si andava via via impoverendo, i negozi chiudevano e puntualmente ogni inverno numerosissimi erano i furti sulle vie principali, ai lati di Palazzo del Carmine, sulla Piazza Garibaldi, e sulle vie che portano a questa: tutto questo prima della pandemia.
La grave crisi economica e la guerra hanno aumentato il degrado e con esso i furti.

Resta la profonda amarezza in tutti i residenti e commercianti per una politica cittadina che non dialoga con chi vive il territorio quotidianamente.

Dal 2016 abbiamo più volte sollecitato il dialogo con la Giunta e con il Consiglio Comunale presso la Commissione Trasparenza e la Commissione Urbanistica; con il Commissario della Camera di Commercio di Caltanissetta dott.ssa Candura fino a fare un esposto alla Procura della Repubblica nel 2022.

Quelle che sono state le nostre preoccupazioni sono diventate anche le parole della Sovraintendete ai Beni Culturali, dott.ssa Vullo che definiva il nostro centro storico come “agonizzante” e quelle che sono state le nostre intuizioni sui malesseri, hanno avuto riscontro nelle interviste al Questore di Caltanissetta dott. Ricifari.

Gli argomenti posti in esame sono sempre stati l’illuminazione e la sicurezza per i quali ci battiamo da sempre.

I negozi che hanno chiuso sulle vie principali del centro sono stati circa 250 in 7 anni, una esagerazione se consideriamo le dimensioni del nostro centro e se aggiungiamo che alcuni negozi sono durati appena 1 mese e ancora che diversi negozi e Istituti di credito hanno preferito trasferirsi nelle zone di maggior vitalità della città “tralasciando” gli immobili di proprietà e andando in affitto: ciò avrebbe dovuto far riflettere.

In questi anni abbiamo proposto di rivedere e ottimizzare l’illuminazione in centro e di sospendere l’isola pedonale in Corso Umberto affinché il semplice passaggio delle auto potesse fare da deterrente durante la notte, soprattutto in inverno: spingere così i cittadini a vivere il centro anche nelle ore serali.

Ad oggi sono quasi otto mesi che attendiamo la convocazione promessa ad Agosto dal Sindaco e rinviata dall’Assessore al centro Storico Garozzo, nonostante i continui furti.

Chiediamo così, come nella lettera inoltrata alla VII Commissione in data 20 novembre 2020 di istituire una commissione di indagine (tecnica ed amministrativa) sui lavori eseguiti in Corso Vittorio Emanuele nei mesi a cavallo tra il 2014 e il 2015, sulla progettazione, sulla posa in opera, sulla direzione dei lavori e sulla efficacia dei successivi interventi di manutenzione, giacché anche le chiusure prolungata dell’arteria (Corso Vittorio Emanuele) ha di fatto cagionato un danno economico ai commercianti e residenti ricadenti nelle vie attigue: nel solo 2022 quasi un mese di chiusura consecutivo.

Tale proposta era stata accettata verbalmente dal Sindaco ma mai posta in essere.
Stanchi di subire danni economici dovuti anche al degrado in cui versa il nostro centro storico e la scarsa illuminazione chiediamo iniziative condivise.

Anche per l’illuminazione della Piazza Garibaldi ci era stato promesso che sarebbe stata sistemata, ma anche in questo caso tutte le speranze e le promesse sono state tradite.

Abbiamo prontezza che le forze dell’ordine abbiano fatto e continuino a fare un lavoro encomiabile, ma conoscendo la vastità del territorio su cui operano e consapevoli che non possono essere presenti ad ogni incrocio del centro, consideriamo ragionevole proporre, ancora una volta, con forza, la rivisitazione dell’impianto di illuminazione e la riapertura di Corso Umberto almeno in inverno.

C La lunga lettera si chiude con una richiesta al Prefetto Armenia, quella di farsi portavoce alla Giunta Comunale, di avviare il forum promesso, di “rivedere” l’illuminazione, di istituire una commissione d’inchiesta sui lavori di rifacimento della strada e di avviare un dialogo con cittadini e commercianti al fine di garantire una rivitalizzazione del centro “che lo metta al riparo da una delinquenza che non si è intimorita dai continui controlli delle forze dell’ordine, anzi sembra abbia eletto questo territorio a sua riserva personale di caccia. Siamo consapevoli del momento e dell’impegno profuso ma visti i risultati chiediamo energicamente di percorrere strade alternative alle già numerose telecamere piazzate che non hanno fatto desistere i ladri”.

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