E’ stato il concetto di “bellezza” il fil rouge che ha legato ai precedenti tre il quarto evento, organizzato presso l’I.I.S. “A Volta”, per celebrare il centenario dell’istituto. Dopo la bellezza della scienza, quella della musica e il valore della memoria, è stata la bellezza del teatro a intrattenere il folto pubblico intervenuto venerdì 24 marzo, presso l’auditorium “G. Bufalino” del “Volta”: qui si è tenuto il convegno “Dai Greci a noi attraverso il teatro”, convegno organizzato dal Dirigente Scolastico Vito Parisi e dalle prof.sse Ilaria Castiglione e Daniela Giacchetto, responsabili del Dipartimento di materie umanistiche.
Relatori il prof. Salvatore Nicosia, docente emerito di lingua e letteratura greca presso l’Università di Palermo, nonché ex preside della facoltà di Lettere e Filosofia e la prof.ssa Edvige Presti, docente di Disegno e Storia dell’arte dell’istituto. L’evento è stato aperto dalla prof.ssa Castiglione, moderatrice del convegno, la quale ha sottolineato il valore degli studi umanistici sia per la formazione dei giovani sia nel curricolo del Liceo Scientifico; a seguire il Dirigente Scolastico Parisi si è soffermato sul legame tra il teatro e la civiltà, in particolare come simbolo di democrazia per eccellenza, ribadendo l’inconfutabile valore della letteratura come strumento di conoscenza e interpretazione del reale.
Ha preso dunque la parola il prof. Nicosia, il quale ha simpaticamente definito “nipoti” gli studenti presenti, in virtù del legame culturale e pedagogico intercorso idealmente tra la sua carriera accademica e le tante docenti del “Volta”, ex studentesse della Facoltà di Lettere dell’ateneo palermitano. Il professore ha operato un confronto tra il teatro classico e quello moderno, illustrando le poche analogie e le numerose differenze tra le due istituzioni culturali, soprattutto nell’ambito dell’organizzazione, degli aspetti scenici e degli elementi caratterizzanti.
Particolarmente emozionanti per il pubblico intervenuto le citazioni che il professore ha tratto dalle tragedie greche, per documentare la straordinarietà del teatro classico, unico nel suo genere per le sue nobili valenze culturali: quella sociale, quella religioso-sacrale, quella identitaria, esistenziale, politico-democratica, educativa e formativa. Un’istituzione culturale poliedrica illustrata in modo coinvolgente dal prof. Nicosia, il quale ha poi risposto alle numerose domande poste da allievi e docenti, domande vertenti sulla scoperta della passione per i classici, sull’attualità dei testi teatrali, sulle differenze tra teatro e cinema.
Secondo contributo al convegno quello della prof.ssa Presti, che ha relazionato su
“L’evoluzione dello spazio architettonico del teatro,” compiendo un esaustivo excursus, cominciando dagli edifici teatrali più antichi a quelli contemporanei più famosi, ubicati in varie zone del mondo. Ricchissima la documentazione fornita dalla docente, che grazie al supporto di diapositive ha selezionato e illustrato gli esempi più celebri di architettura teatrale, spiegandone con dovizia di particolari gli elementi strutturali e artistici, fornendo al contempo notizie sul contesto storico-geografico dei vari edifici.
Un viaggio affascinante, cominciato con il teatro cretese di Cnosso e finito con quello avvenieristico di Sidney, passando attraverso l’architettura greca, quella romana, quella medievale, quella rinascimentale e dell’età moderna e contemporanea.
Molto applauditi e apprezzati anche gli intermezzi musicali offerti dalle studentesse Giorgia Falzone e Sofia Salomone, che hanno allietato il convegno concluso dalla prof.ssa Castiglione e dal Dirigente Parisi che hanno ringraziato e salutato i due relatori, il pubblico intervenuto e tutto il personale docente e A.T.A. che ha collaborato per la riuscita di questo quarto evento del centenario.