Il 6 marzo scorso il Soroptimist Caltanissetta, presieduto dalla dott. Alessandra Dibartolo, ha organizzato di concerto con la dirigente scolastica prof.ssa Agata Rita Galfano ed il prof. Giuseppe Mirabella dell’I.I.S.S. “A.Manzoni-F. Juvara”, il secondo incontro sul tema “Educazione alla legalità” rivolto agli studenti delle quarte e quinte. Tre le tipologie di intervento.
La dott. Angela Caruso (psicologa-psicoterapeuta presso il Ser.T e socia del Club) ha evidenziato che la legalità non deve essere considerata come un concetto astratto, ma deve anzi essere visto come un atteggiamento culturale che induce alla consapevolezza dei valori della nostra condotta. I giovani devono essere formati al rispetto delle regole, aiutati dalla famiglia e dalla scuola che deve stimolare alla socializzazione ed al confronto. Fare parte di una “comunità”, significa essere consapevoli che esistono diritti e doveri e avere sempre comportamenti corretti specie nei confronti dei più fragili.
L’avv. Giuliana Scaletta (socia AIAF) si è concentrata sull’approccio e sul ruolo dell’avvocato nei confronti della legalità. Il professionista deve prodigarsi nell’interpretare correttamente la ormai mutevole legge, tentando di dare certezza al diritto, attraverso l’affermazione dei principi di legalità. Raccontando episodi personali, ha messo in evidenza come un avvocato deve necessariamente lasciarsi guidare da un dovere essenziale, quello della tutela dei diritti umani.
Il Ten. Simone Maria di Monaco si è concentrato sulla necessità di interazione con le Forze dell’Ordine: legalità è prevenzione e informazione, ma anche formazione che deve partire dalla scuola, che ha il dovere di indirizzare gli studenti al rispetto delle regole. Si è soffermato poi sul bullismo e sulle diverse tipologie di bulli, sulla sempre più frequente diffusione del cyberbullismo, sottolineando come entrambi siano frutto di una mancanza di valori, che può essere sopperita solo attraverso la diffusione della cultura della legalità. L’Ufficiale ha poi sottolineato l’impegno dell’Arma nel perseguire i reati di violenza di genere, sottolineando l’importante iniziativa di collaborazione con il Soroptimist Club, con il quale sono state create ben cinque “stanze tutte per sè” nella provincia di Caltanissetta, ambiente dedicato alla ricezione di vittime di violenza.