Un racconto romanzato delle origini della processione sacra e popolare del Giovedì Santo a Caltanissetta andrà in scena domani, 28 marzo 2023, al Teatro Regina Margherita di Caltanissetta dalle ore 20.30.
Una produzione del Teatro Stabile Nisseno realizzata a più mani, con il prezioso contributo di “maestranze” e artisti locali e il Patrocinio del Comune di Caltanissetta che l’ha inserita nel calendario degli appuntamenti culturali legati alla Settimana Santa. La commedia è stata scritta da Francesco Daniele Miceli che ha anche curato la regia in coppia con Giovanni Speciale.
Una suggestiva rievocazione di
una vicenda che fa parte della centenaria tradizione di Caltanissetta e di cui
i cittadini vanno fieri scritta da chi, ormai da diversi anni, scrive e mette
in scena il teatro sacro. Una scelta “popolare”, quella della produzione e dei
suoi autori, considerando il termine attraverso le sue diverse accezioni.
“Popolare” perché racconta episodi vissuti e tramandati dal popolo, cioè dalla gente realmente vissuta in quei luoghi. Dialoghi e vicende verosimili, potenzialmente vissute dai nostri nonni, bisnonni o trisavoli.
“Popolare” perché diventano subito apprezzate dalla moltitudine di gente che partecipa alle rappresentazioni e, a macchia d’olio, comincia a riportarne l’eco all’esterno, narrando storia, scenografia, costumi e, soprattutto, atmosfera a chi non ha partecipato.
“Popolare”, infine, perché sono storie che, una volta partorite dalla mente del suo autore, vengono donate alle persone che vivono in quel territorio diventando una proprietà immateriale della sua gente, consentendo di farle proprie raccontandole e tramandandole alle future generazioni come una vicenda verosimile potenzialmente vissuta.
“A Vara Nova” viene, così, volutamente avvolta in un velo di fascino e mistero dove le cronache dell’epoca, riportate nei saggi di Michele Alesso e nel giornale locale “L’Aurora”, si fondono con i racconti dei nonni che scavano nella loro memoria e riportano, a loro volta, ciò che i loro stessi nonni hanno vissuto tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900.
“La commedia musicale è un affresco della Caltanissetta che fu e dei suoi protagonisti – ha spiegato Francesco Daniele Miceli che, oltre a essere l’autore è anche regista insieme a Giovanni Speciale -. Non tutti, però, sono ancora oggi noti al grande pubblico e con questo spettacolo vogliamo raccontare anche la loro storia e il loro prezioso contributo di cui ancora oggi noi godiamo”.
Spesso si sente parlare della processione delle Vare come frutto esclusivo dell’opera dell’ingegno dei Biangardi.
L’arte creativa, la maestria e l’abilità di trasformare cartapesta nella Passione di Cristo è indubbiamente frutto dell’abilità di Francesco e Vincenzo Biangardi. “Ci sono stati, però, altri protagonisti che hanno contribuito a maturare un’idea, trasformarla in realtà e incentivare quella processione che ancora oggi, dopo più di 100 anni, continuiamo a portare avanti – ha proseguito Miceli (nella foto in basso durante la rappresentazione musicale “I Maestri delle Vare” -. La storia della processione del Giovedì Santo è più antica e più complessa di come viene sommariamente riassunta. Una vicenda caratterizzata da un caleidoscopio di personaggi ed è proprio la loro storia che merita di essere recuperata e che i Nisseni vogliono sapere”.
Lo spettacolo non deve essere pensato come un racconto romanzato di una vicenda inventata ma come un bambino che si siede davanti ai nonni e ascolta “storie vere del tempo che fu”, come uno storico che traccia un percorso logico e narrativo sfogliando i testi scritti da Michele Alesso nel 1892 quando ancora il processo creativo dei gruppi scultorei non era ancora nemmeno completato.
Uno spettacolo assolutamente da non perdere, pensato “dal popolo e per il popolo” anche sotto l’aspetto materiale. Merito anche di tutto il gruppo di produzione che, dalla direzione artistica a quella musicale, dalla regia all’interpretazione, si è messo in gioco immedesimandosi in un copione e facendolo proprio. “Ciascuno ha dato il proprio contributo umano che permetterà di regalare allo spettatore un forte impatto emotivo” hanno concluso i registi.
Il costo del biglietto per assistere alla commedia musicale è di 5 euro e parte dell’incasso verrà devoluto, per volontà del Teatro Stabile Nisseno alla Chiesa Santa Croce per sostenere economicamente le attività della mensa e del dormitorio. Un gesto caritatevole portato avanti dall’antica parrocchia nissena che l’associazione teatrale ha scelto di sostenere con il supporto di tutti i cittadini che assisteranno allo spettacolo. Un gesto che consentirà di recuperare il vero senso della Pasqua, dell’aiuto ai più fragili, a chi è caduto e ha bisogno di un “Cireneo” per rialzarsi, a chi è “Addolorato” e cerca conforto, a chi crede in una Resurrezione per essere liberato dalle ingiustizie e dalle asperità della vita quotidiana.
Resta, però, ancora un punto interrogativo nella mente: Qual è la “Vara Nova” di cui si parla nel titolo? Per scoprirlo bisognerà assistere allo spettacolo.
Per informazioni è possibile chiamare il Teatro Stabile Nisseno ai numeri 351 7888512 o il 393 9493811.
Crediti:
Produzione: Teatro Stabile Nisseno
Testi: Daniele Francesco Miceli
Regia: Giovanni Speciale e Daniele Francesco Miceli
Direzione musicale: Corrado Sillitti,
Coreografie: Paola Pecoraro
Direzione artistica: Giuseppe Speciale
Disegno luci: Dietro le Quinte di Aldo Miserendino
Arrangiamenti: CS Production
Costumi: Laboratorio TSN
Consulenza storica: Alessandro Barrafranca
Attori: Giuseppe Speciale, Ilaria Giammusso, Giuseppe Minnella, Raimondo Coniglio, Ivano Cereda, Ilenia Giammusso, Paola Pecoraro
e con Irene Amico, Donatella Buscemi, Cristina Faraci, Monica Formica, Agata Fragalà, Luca Lombardo, Sofia Lombardo, Carlo Mangano, Irene Nicosia, Fatima Pastorelli, Anna Polidoro, Laura Puglisi, Emanuela Trapani, Cinzia Vaccaro.