Le aziende che svolgono servizio di trasporto pubblico extraurbano regionale e comunale in Sicilia potranno rinnovare le flotte di bus, con mezzi ibridi e a ridotto impatto ambientale, grazie al sostegno della Regione. Il dipartimento regionale della Mobilità e dei trasporti ha emanato l’avviso per manifestazione di interesse in favore delle aziende di trasporto pubblico extraurbano regionale e comunale per l’assegnazione dei finanziamenti destinati all’acquisto di nuovi mezzi. Le risorse ammontano a quasi 45 milioni di euro a valere sul Pon “Infrastrutture e Reti 2014-2020”.
I nuovi autobus dovranno sostituire quelli di proprietà delle aziende da almeno cinque anni che siano stati immatricolati entro il 31 dicembre 2010 e abbiano una motorizzazione sino a Euro 5, a esclusione degli autobus Euro 0. I vecchi mezzi dovranno essere rottamati mentre la messa in strada dei nuovi veicoli dovrà avvenire entro il 30 settembre di quest’anno.
Il decreto firmato dal dirigente generale del dipartimento
regionale della Mobilità e dei trasporti, Fulvio Bellomo, stabilisce le
caratteristiche tecniche generali dei bus che le aziende potranno acquistare e
il relativo prezzo e ne fissa le dotazioni minime: idonee attrezzature per
l’accesso e il trasporto di persone a mobilità ridotta; conta-passeggeri;
dispositivi per la localizzazione; predisposizione per la validazione
elettronica; videosorveglianza e dispositivi di protezione del conducente;
sistemi di areazione e climatizzazione; alimentazione a metano o ibrida.
Ciascuna azienda potrà chiedere il finanziamento per l’acquisto di un massimo
di 7 nuovi bus. Per partecipare alle procedure, le aziende dovranno inviare la
documentazione all’assessorato regionale Infrastrutture, mobilità e trasporti
entro le ore 13 del 15 febbraio 2023.
«L’obiettivo che la Regione persegue – dice l’assessore alla Mobilità e ai trasporti, Alessandro Aricò – è quello di contribuire a ridurre l’età media del parco autobus circolante in Sicilia e migliorare la qualità e la sicurezza del servizio offerto, anche per disincentivare l’uso delle auto private. Così e anche attraverso la previsione di forme di alimentazione dei motori a basso impatto ambientale, possiamo dare un contributo concreto alla lotta all’inquinamento».