SANTA CATERINA. Si è svolta oggi, nei locali dell’Oratorio “Padre Mimmo Amico” in Santa Caterina, la tavola rotonda su bullismo e cyberbullismo. Tutti presenti gli attori istituzionali del territorio: il Sindaco del Comune di Santa Caterina Giuseppe Ippolito e quello del Comune di Resuttano Rosario Carapezza, i servizi sociali di Santa Caterina rappresentati dall’assistente sociale Aleo Rossella, l’assessore all’istruzione e alle politiche sociali di Santa Caterina Palmina Lo Re, i parroci Rosario Castiglione per Santa Caterina e Ignazio Carrubba per Resuttano, il maresciallo dei Carabinieri di Santa Caterina Fabio Cocilovo e quello di Resuttano Giuseppe Manna. E’ intervenuta anche la dott.ssa Alessandra Mirisola del servizio di psicologia del Presidio sanitario di Santa Caterina che collabora da anni con la scuola per la realizzazione di specifici training di gruppo con gli alunni della scuola secondaria.
Per la scuola sono intervenuti la dirigente scolastica Claudia Amico, le referenti per il bullismo e il cyberbullismo inss.ti Ferrara Alfonsina S. e Carvotta Raimonda, l’animatore digitale Vito Giangreco, la referente per i BES e la dispersione scolastica Benedetta Giunta, lo psicologo scolastico Francesco Lombardo, padre Massimo Guarino e il genitore Graziella Lo Duca. L’esigenza di riunire una tavola rotonda è nata dalla necessità di rassicurare alcuni genitori sulla gestione dei conflitti a scuola e nell’extrascuola e ha voluto coinvolgere tutti gli attori del contesto sociale, ciascuno per le proprie competenze, nella presa in carico del disagio giovanile acuitosi nel periodo post pandemico.
Durante la seduta sono state presentate le attività di
prevenzione di fenomeni di intolleranza ed emarginazione avviate dalla scuola e
inserite nel PTOF del triennio 2019/22 e in quello del nuovo triennio 2022/25.
Tra le attività più significative il progetto legalità, il progetto inclusione,
il curricolo verticale sulle competenze trasversali. Sono stati presentati
anche i progetti svolti in partenariato con gli Enti Locali, i servizi sociali
e gli enti del terzo settore per il recupero dello svantaggio socio-culturale e
di tutte quelle situazioni che possono creare emarginazione e disagio.
La tavola rotonda si è conclusa con la proposta da parte della dirigente di un Patto Educativo di Comunità attraverso il quale avviare con Enti Locali, enti del terzo settore, forze dell’ordine e parrocchia la coprogettazione delle azioni volte alla promozione del benessere psico – fisico delle nuove generazioni e al contenimento della dispersione scolastica implicita ed esplicita.