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San Cataldo, gruppi consiliari di maggioranza rispondono al collettivo Letizia: “Riapertura Cine teatro Marconi, non essere frettolosi”

Redazione

San Cataldo, gruppi consiliari di maggioranza rispondono al collettivo Letizia: “Riapertura Cine teatro Marconi, non essere frettolosi”

Dom, 05/02/2023 - 12:14

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SAN CATALDO – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Abbiamo letto con estrema sorpresa l’intervento pubblico del movimento politico collettivo Letizia sul cine teatro Marconi. La sorpresa deriva dal fatto che l’amministrazione comunale, fin qui, ha sempre accolto le varie iniziative che il movimento politico collettivo Letizia aveva proposto (non da ultimo un ciclo di interessanti conferenze sulla storia della nostra città). E allora, siamo sorpresi dalla veemenza con cui il movimento politico collettivo Letizia si esprime sulle sorti del Teatro Marconi.

È evidente che compito della politica sia quello di trovare soluzioni ai problemi della città, ma è altrettanto evidente, che compito della buona politica sia quello di proporre soluzioni concrete e realizzabili.E allora, il vero punto è cosa vogliamo fare del nostro teatro? Vogliamo che riparta! Ma che riparta alla grande, con un progetto serio, sentite le associazioni culturali e teatrali che operano nella nostra comunità, coinvolgendo e parlando a tutte le forze culturali.

Proprio la settimana scorsa è finalmente arrivato il finanziamento di circa 50.000 (poco meno in realtà), che già l’Assessorato Regionale guidato dall’allora Assessore Samonà aveva approvato.
Da mesi, si susseguono sopralluoghi e verifiche per procedere alle riparazioni del foyer del teatro per renderlo utilizzabile. Questo perché qualsiasi tipo di affidamento o gestione del nostro teatro passa attraverso una sua concreta utilizzabilità, altrimenti rischiamo di perderci in chiacchiere.

Non ci piace parlare in astratto, ci piace agire in concreto.
Proprio alla luce di queste considerazioni, avevamo chiesto al movimento politico collettivo Letizia, di presentare un piano dettagliato circa la sua proposta di fondazione. Un piano dettagliato che prevedesse i costi dell’intera operazione, costi concreti, riferiti al teatro Marconi non a qualsiasi generica struttura presente sul territorio italiano!

Perché è evidente che se si chiede ad un’Amministrazione di spendere centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici, impegnando una struttura pubblica, chiamando il Comune ad un’opera di coinvolgimento di forse imprenditoriali ed associative, risulti indispensabile essere assolutamente sicuri e certi che il progetto proposto sia valido ed efficace per la gestione del Teatro.

Difronte a queste richieste, il movimento politico “Collettivo Letizia” nulla ha fornito, se non una delibera di un comune delle Marche come esempio sui costi. Quindi abbiamo provveduto noi ad approfondire l’argomento e a valutare tutte le ipotesi di gestione che in questi mesi sono state proposte e continueremo a farlo alla ricerca di una soluzione ottimale che trovi la massima condivisione possibile.
E, allora, riteniamo che la costituzione di una fondazione, senza contezza dei costi da sostenere, appare avventata, soprattutto nel nostro Comune, appena fuori dallo stato di dissesto economico finanziario (e questo il dottore Cirrito firmatario dell’articolo in questione, dovrebbe ben saperlo avendo ricoperto a lungo profili e cariche di responsabilità all’interno del settore finanziario del Comune).

E ancora, nel corso dell’ultimo incontro, proprio il Sindaco aveva fatto presente di essere in una fase di predisposizione del prossimo bilancio e che quindi fosse indispensabile comprendere le risorse a disposizione del Comune, e la necessità di valutare tutte le possibili esigenze; vi è forse qualcosa di sbagliato?Del resto, non si comprende il richiamo al DUP (approvato l’anno scorso) o ad altri strumenti di programmazione, che di volta in volta vengono redatti o modificati in relazione alle esigenze dell’Ente.

Dal nostro insediamento abbiamo continuato a pagare debiti di altri. Il dissesto finanziario, i tanti debiti fuori bilancio riferiti ad annualità pregresse, e non vogliamo lasciare altri debiti alle future generazioni. Per questo siamo e saremo sempre cauti nella gestione delle risorse pubbliche e, in quest’ottica, non potremo condividere proclami e prese di posizione non fondate su dati concreti e previsioni di costi redatte con metodo scientifico.

Quindi, siamo assolutamente fermi nella volontà di ripristinare l’efficienza del teatro cinema Marconi e di lottare affinché il Teatro possa riaprire in maniera definitiva. Ma nella scelta di quale opzione percorrere non siamo disposti a farci condizionare da polemiche sterili o da progetti utopistici o peggio ancora frettolosi.

Infine, è evidente, che qualsiasi scelta sul Teatro Marconi debba passare attraverso un serio confronto con le associazioni che si occupano di teatro, di cultura, indispensabile sentire la voce di chi vive il teatro, di chi lo fa, di chi lo ama.
I GRUPPI CONSILIARI DI MAGGIORANZA
PARTITO DEMOCRATICO MOVIMENTO 5 STELLE CENTROSINISTRA SANCATALDESE MOVIMENTO LE SPIGHE

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