San Cataldo. Celebrato il primo “Sabatino” in onore della Madonna Immacolata patrona del clero

SAN CATALDO. E’ stato celebrato il primo sabato in onore della Madonna Immacolata, patrona del Clero sancataldese. Nella tradizione cristiana il sabato è giorno mariano per eccellenza. La Quaresima poi, come l’Avvento, è tempo mariano. Da qui la bella intuizione dei nostri padri, sviluppatasi tra XVIII e XIX secolo, di festeggiare la Santa Madre di Dio, ogni volta sotto un titolo diverso, durante i sabati di Quaresima.

Nasce quindi l’usanza dei “sabati” o “sabatini” con titoli mariani nei confronti dei quali c’è una particolare venerazione a San Cataldo e che sono presenti in varie chiese della Città. Quindi l’Immacolata, la Mercede, del Rosario, delle Grazie, del Carmelo, e l’Addolorata. Inoltre ogni sabato è appannaggio di una categoria sociale particolarmente devota alla Vergine Maria con quel determinato titolo.

Si va dal clero ai nobili, dalle maestranze ai lavoratori a giornata. Il primo sabatino è stato dedicato a Maria Immacolata e la categoria sociale coinvolta è stata quella dei “Parrina”, ossia i sacerdoti, in particolare tutti i sacerdoti sancataldesi.

È chiaro perché fu scelta la Vergine Immacolata, in quanto Patrona e Titolare della Chiesa Madre, espressione di unità di tutto il Clero della Città e Chiesa Madre di tutte le chiese presenti nel territorio sancataldese, onore e vanto del nostro popolo.

Un tempo inoltre a San Cataldo c’erano i frati Francescani, ordine religioso posto sotto la protezione della Vergine Immacolata. In passato la categoria sociale di pertinenza organizzava la festa, compresa la processione, che però per l’Immacolata non ha mai avuto luogo. Oggi si cerca di riscoprire il senso di questo come degli altri sabatini, con il ricordo dei sacerdoti defunti e una speciale preghiera per le vocazioni sacerdotali.

Condividi