San Cataldo: Cammarata e Imera (PD): “Il blocco Super Bonus e Cessione crediti scelta scellerata che danneggia imprese e lavoratori del territorio”

SAN CATALDO. In occasione del Consiglio Comunale del 22 Febbraio, il consigliere Marco Imera è intervenuto sul tema del Super Bonus e sulle cessioni del credito a nome del gruppo consiliare del Partito Democratico. “Come gruppo del Partito Democratico vorremmo esprimere la nostra solidarietà a tutti gli imprenditori e i lavoratori del settore dell’edilizia che da un giorno all’altro rischiano di vedere vanificati i loro investimenti e perdere il lavoro.

Il Governo Meloni ha infatti deciso repentinamente di bloccare la cessione dei crediti e mettere così fine ad una misura importantissima per il nostro territorio come il Super Bonus ma non solo. A partire dal 17 febbraio infatti la cessione del credito o lo sconto in fattura del superbonus e delle altre tipologie di bonus edilizi (ecobonus, bonus ristrutturazioni, facciate, sisma bonus, barriere architettoniche, colonnine di ricarica) resta possibile solo per gli interventi già in atto o per i quali era già stato conseguito il relativo titolo abilitativo”.

Nella nota di intervento, condivisa con la consigliera Francesca Cammarata, è stato poi rilevato: “Una misura più costosa di quanto previsto, è vero, ma che allo stesso tempo ha avuto un ritorno finanziario per le casse pubbliche maggiore di quanto previsto. Secondo uno studio elaborato dai commercialisti*(fonte sole24ore) infatti, solo metà della spesa è stata effettivamente pagata dallo stato, perché la restante parte è rientrata nelle casse pubbliche.

Secondo un’analisi di Nomisma, società di consulenza che si occupa di servizi per condomini e imprese, sono stati 1,7 milioni gli italiani con reddito medio-basso ad aver beneficiato del provvedimento da quando è stato varato, a conferma del fatto che la misura ha reso possibile l’accesso alla riqualificazione profonda delle proprie unità abitative a una porzione di popolazione meno abbiente che, altrimenti, non ne avrebbe usufruito. Da non trascurare, infine, l’impatto occupazionale che, sempre secondo Nomisma, ha visto un incremento di 641.000 posti nel settore delle costruzioni e di 351.000 occupati nei settori collegati.

Inoltre, sebbene in testa alla classifica nazionale per utilizzo del bonus ci siano le regioni del Centro Nord*(Fonte Dati ENEA), e dunque le regioni del Mezzogiorno non siano sul “podio”, sappiamo che l’edilizia è uno dei settori trainanti al Sud e dunque questo cambio di rotta repentino sulla cessione dei crediti non fa che danneggiare ulteriormente le imprese e i cittadini che hanno investito in linee di produzione, materiali e personale per far fronte alla domanda. E, come se non bastasse, da un giorno all’altro vedono vanificati i loro sforzi e i loro investimenti rischiando di perdere ogni cosa”.

Secondo il consigliere del Pd: “È inaccettabile in più che solo ex post, dopo aver già deciso di bloccare le misure, siano stati convocati i sindacati e i rappresentanti del settore. La riforma radicale del superbonus e di tutti gli altri bonus edilizi, in nome di una riduzione della spesa da destinare ad altre misure, chissà quando e quali, rischia di essere un ulteriore colpo per il tessuto economico della nostra provincia che ricadrà nelle spalle di lavoratori e imprese che rischiano il lavoro e il fallimento”.

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